Porto di Gambarogno, si riparte
GAMBAROGNO - Dopo una pausa durata oltre un anno, dovuta alla necessità di trovare soluzioni tecnicamente ed economicamente sostenibili per le opere a lago (in particolare per il molo frangiflutti e il falso fondale), i lavori per la realizzazione del nuovo porto di Gambarogno sono pronti a ripartire. Lo faranno in settembre per concludersi nel 2018, quando sono previste l'inaugurazione ufficiale e la messa in servizio del progetto da 15,5 milioni di franchi.
A fare il punto della situazione è stato oggi il sindaco Tiziano Ponti, che ha ricordato anzitutto l'importanza strategica di questo progetto per la sistemazione di tutto il comparto riva lago da Magadino a Dirinella. Precisazione d'obbligo, a sostegno di un'opera recentemente bersagliata dalla Società Svizzera impresari costruttori, sezione Ticino, a causa delle difficoltà legate al rispetto dei costi preventivati (per sostenere i quali il Consiglio comunale ha stanziato, nel 2013, un credito di 14,4 milioni di franchi). Difficoltà che avevano portato, nella primavera dell'anno scorso, all'annullamento delle offerte legate alle opere a lago, a causa del superamento del preventivo di riferimento, e al conseguente blocco dei lavori in attesa di una revisione del progetto e di una ripubblicazione dei bandi di concorso.
Rientrate quindi le nuove offerte, ora il Municipio è pronto a procedere con le delibere e a far ripartire i lavori. «Come noto - ha precisato il sindaco - sono due gli incarti che stanno facendo discutere: quello da 4 milioni di franchi per la fornitura del molo frangiflutti e quello da 5 milioni per la costruzione del falso fondale. In entrambi i casi, tra le quattro offerte pervenute, a classificarsi in prima posizione sono state aziende italiane. Per questo - ha concluso - con ogni probabilità la delibera andrà a loro favore». Ma non c'è margine di manovra in questo senso: Ponti è tornato a precisare ieri che, per i progetti che superano la soglia degli 8,7 milioni di franchi, il Municipio è obbligato a rispettare il Concordato intercantonale sugli appalti pubblici, il quale apre la possibilità alle ditte straniere di concorrere. E, per la scelta, non si scappa: l'appalto dev'essere assegnato all'azienda che si guadagna la prima posizione tra i diversi concorrenti.
Il nuovo porto, come noto, sarà composto da una struttura a terra (con ristorante, servizi, un parcheggio con 70 posti auto in parte coperti e una stazione di carburante) e da una struttura a lago, tecnicamente all'avanguardia, che potrà ospitare 272 natanti.