Progetto

Prima i nostri... pesci

Al via anche nei laghi e fiumi ticinesi il piano Interreg «Sharesalmo» per salvaguardare le specie autoctone come trota e temolo: minacciate dai pesci esotici e dal cambiamento climatico
© CDT/ARCHIVIO
Gianni Rei
28.01.2020 06:00

La trota è stata designato «Pesce dell’anno» dalla Federazione svizzera di Pesca (FSP). Una scelta non casuale dovuta principalmente al fatto che la specie oggi appare particolarmente minacciata dai cambiamenti climatici nelle aree di maggiore diffusione come il sud delle Alpi. Proprio per questo il Cantone Ticino, insieme ai Grigioni, al Parco Lombardo della Valle del Ticino e ad altri cinque partner della vicina Italia è entrato ora a far parte del progetto Interreg denominato «Sharesalmo» e volto a porre le basi essenziali per una gestione integrata e condivisa dei salmonidi nativi e il contrasto con specie alloctone invasive. Un programma specifico che coinvolge il Ceresio insieme ad altri grandi bacini lacustri prealpini. L’adesione cantonale è stata annunciata ufficialmente dai rappresentanti dell’Ufficio Caccia e pesca qualche settimana fa durante l’assemblea della Società pescatori Ceresiana a Tesserete. Il progetto interessa una regione particolarmente vasta che comprende l’intero bacino del fiume Ticino e dunque quattro grandi laghi prealpini (Ceresio, Verbano, Lario e Orta), i principali fiumi Ticino, Moesa, Maggia, Tresa e Toce, unitamente alla vicina Valsesia: un’area importante che va ben oltre i confini territoriali all’interno di un reticolo fluviale a cavallo tra Italia e Svizzera in cui, tra l’altro, si trova il 30% delle specie ittiche presenti a sud dell’arco alpino. I motivi che hanno spinto diversi enti a livello transfrontaliero a compiere un passo del genere sono chiari. Accanto ai problemi generati da un generale innalzamento del clima che sta portando numerosi corsi d’acqua al collasso, c’è la presenza di sbarramenti artificiali nei fiumi che impediscono i naturali spostamenti dei salmonidi, migratori per natura soprattutto durante il periodo della riproduzione.

C’è poi l’arrivo nelle nostre acque di specie ittiche cosiddette «esotiche» (dal siluro al gardon, al gambero americano e altre) che stanno rapidamente imponendosi conquistando zone sempre più ampie di territorio a scapito delle specie autoctone, senza dimenticare non da ultimo una gestione delle acque e del patrimonio ittico non sempre ottimale, coerente e coordinata tra i vari enti. Tutti problemi che purtroppo nel tempo hanno contribuito al declino dei salmonidi autoctoni, con inevitabili ricadute negative sull’ecosistema, sulla pesca ma anche sul turismo.

Da qui l’urgenza a mutare rotta prima di trovarsi di fronte ad una situazione irreversibile. Obiettivo dell’iniziativa è, in estrema sintesi, la valorizzazione dei salmonidi autoctoni e in particolare del temolo, della trota marmorata e di quella lacustre attraverso una serie di operazioni a partire dal monitoraggio dei movimenti delle singole popolazioni all’intero del territorio preso in considerazione. Con il progetto saranno realizzati interventi diretti, come il ripopolamento ittico o la reintroduzione delle specie appena citate in quei tratti dove sono sparite. Sarà inoltre svolta un’azione concreta di lotta al siluro e in proposito verranno esaminate strategie già adottate in realtà simili alla nostra, e saranno realizzati dei passaggi per pesci in particolare sul fiume Sesia, restituendo a temolo e marmorata la naturale percorribilità dei corsi d’acqua.

Punto saliente del programma verte sulla creazione della prima piattaforma transfrontaliera di monitoraggio degli spostamenti dei salmonidi, nel contempo sarà messa in campo una forte azione di sensibilizzazione e di promozione di un turismo di pesca ecosostenibile, anche attraverso interventi condivisi dai vari attori coinvolti nel progetto.

Tutto questo, come accennato, con lo scopo di mettere a punto una strategia di gestione della fauna ittica pregiata in grado di garantire un’armonica convivenza tra conservazione e sfruttamento sostenibile, tra salvaguardia faunistica e promozione turistica.