Polo sportivo

Primo calcio d'inizio per l'opera che «cambierà il volto di Lugano»

Avviato il cantiere vero e proprio per la realizzazione dell’Arena sportiva che verrà inaugurata alla fine del 2025, poi toccherà al palazzetto – Il materiale di scavo verrà recuperato e riutilizzato – Alle AIL sono stati conferiti i diritti per la denominazione del nuovo stadio
© Ti-Press/Francesca Agosta
Valentina Coda
20.09.2023 18:16

Detto in gergo calcistico, Lugano ha dato ufficialmente il calcio d’inizio al suo futuro sportivo. Il cantiere del Polo sportivo e degli eventi (PSE) è entrato nella sua fase operativa con l’avvio della realizzazione dell’Arena sportiva, il tassello più importante del mosaico. A suggellare questo evento, oggi, Municipio, rappresentanti della società civile, partner e progettisti, pala in mano, hanno dato il primo, simbolico, colpo d’inizio al nuovo stadio della città e alla prima fase del PSE. Stadio, il cui nome sarà deciso dalle AIL, sponsor del FC Lugano e del settore giovanile, a cui sono stati conferiti i diritti di denominazione da luglio 2025 e per almeno cinque anni.

Un nuovo sito per i cittadini

Per arrivare a questa fase è stata messa in atto una pianificazione quasi chirurgica, perché «grazie alle tribune provvisorie e alla collaborazione con il comune di Canobbio, dove è operativo il centro sportivo al Maglio, è stato possibile garantire al pubblico di continuare a seguire le partite del FC Lugano per i prossimi due anni», ha esordito il sindaco, Michele Foletti, ricordando che l’Arena sportiva è «l’elemento faro del comparto del PSE». Sul Polo sportivo, negli anni, si è scritto fiumi di inchiostro, tanto che la mole di informazioni legate all’opera rischia, a volte, di confondere piuttosto che chiarire. Per aiutare i cittadini a orientarsi nei meandri delle notizie sul PSE, la Città ha deciso di creare un sito ad hoc (www.pselugano.ch).

«Una ferita che verrà sanata»

Ma in buona sostanza, cosa significano queste strutture per lo sport a Lugano? «Il Polo sportivo e degli eventi rappresenta un’opera assolutamente prioritaria e necessaria per Lugano, che andrà a colmare una lacuna presente da anni – ha rilevato il vicesindaco e capodicastero Cultura, sport ed eventi, Roberto Badaracco–, è come una ferita aperta e mai rimarginata». Una precarietà di servizi che «andrà a sanarsi man mano che tutto verrà realizzato. Questa è una vera rivoluzione per la città dello sport luganese, che segnerà il settore sportivo per i prossimi decenni in maniera incisiva».

Come forse si ricorderà, il cammino per la realizzazione del PSE è stato irto di ostacoli. Basti pensare che alle lunghe fasi di progettazioni si sono sommate procedure giuridiche e finanziarie e il superamento del referendum nel 2021. Una strada tortuosa ripercorsa dalla municipale e titolare del dicastero Immobili, Cristina Zanini Barzaghi, che ha evidenziato come «il dossier del PSE è tutt’oggi il più complesso sul tavolo». Questa sorta di pianificazione minuziosa evidenziata da Badaracco è stata ripresa anche da Zanini Barzaghi quando ha accennato al fatto che «poco più di un anno fa, nell’aprile del 2022, sono stati avviati i lavori per il nuovo centro sportivo al Maglio e tutto si è svolto nei tempi previsti e senza incidenti. Un fatto, questo, che ha permesso di avviare puntualmente i lavori a Cornaredo».

Alla cerimonia della posa della prima pietra non poteva mancare il partner privato, che insieme alla Città realizzerà il PSE, ovvero il gruppo immobiliare HRS. «La realizzazione di quest’opera cambierà il volto di Lugano – ha sottolineato David Dalsass, direttore della succursale ticinese HRS che ha fatto le veci del gruppo –. Con la sottoscrizione del contratto di partenariato pubblico-privato, HRS si è impegnata a realizzare nella prima tappa del PSE le infrastrutture sportive».

Riuso delle macerie

Il Polo sportivo, nel suo complesso, genererà circa 300.000 metri cubi di materiali di scavo con un potenziale di riuso oltre il 90% nello stesso PSE e in altre costruzioni. Ad esempio, i materiali di scavo prodotti dalla prima tappa sono in gran parte idonei per essere riutilizzati come aggregati per calcestruzzo o come materiale di riempimento.

Le prossime tappe dei lavori

Con il primo colpo di pala, ieri, si è entrati dunque nel vivo del nuovo stadio e della prima tappa del Polo sportivo e degli eventi. Un assaggio, però, era già stato dato lo scorso luglio con la demolizione della storica Tribuna Monte Brè. In termini generici, a Cornaredo sorgeranno un’Arena sportiva e un Palazzetto dello sport, la sede unificata dell’Amministrazione comunale, un parco urbano e spazi pubblici e privati. La conclusione del nuovo stadio, con una capienza di 10.000 spettatori, è stata pianificata per la fine del 2025, mentre nel 2026 sarà la volta dell’apertura del Palazzetto dello sport che prevede una palestra tripla, una doppia e diverse sale per varie discipline sportive. Tra il 2025 e il 2028, invece, sarà il turno della seconda tappa, in cui ci si concentrerà sugli interventi per la realizzazione dei contenuti supplementari. Stiamo parlando delle due torri (una delle quali riservata agli uffici comunali), il blocco servizi, ovvero gli spazi dedicati alla polizia comunale e contenuti legati alle attività sportive, l’edificio sud con contenuti gastronomici e commerciali e i principali spazi pubblici esterni. Infine, la tappa numero tre, che vedrà la collocazione di contenuti privati lungo via Trevano, come l’edificio ovest con l’autosilo e le aree esterne private, con orizzonte 2029.
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