Processioni di Mendrisio: i Mori resteranno fedeli alla tradizione

«Mantenere la tradizione». La Fondazione Processioni Storiche di Mendrisio ha deciso: il trucco facciale non sarà abolito. Tradotto: i Mori rimarranno mori. E questa volta la decisione è definitiva, ha spiegato ai microfoni della RSI il presidente della Fondazione Gabriele Ponti.
Gli 8 figuranti che impersonano i Mori durante la Funziun di Giüdee del Giovedì Santo continueranno ad avere il volto dipinto di nero (a meno che non saranno individuati dei figuranti che si avvicinino il più possibile al personaggio da interpretare). La scelta non è per niente scontata, perché circa un anno fa la Fondazione aveva deciso l’opposto, cioè di rinunciare al trucco facciale. Una scelta, motivata con il desiderio di rispettare «inclusività e sensibilità per un mondo che cambia, è cambiato e cambierà e che non deve spaventarci, ma che ci chiede rispetto per tutti e un’opportunità per tutti», ma anche con il desiderio di garantire la presenza delle Processioni nella Lista dei beni culturali e immateriali dell’UNESCO. Ma la decisione aveva sollevato voci contrarie, dalla cittadinanza così come dal mondo politico, preoccupati per la rinuncia a una tradizione di lunghissima data. Il dibattito si era protratto per settimane, e aveva portato la Fondazione a congelare la decisione, almeno per un anno, era stato detto, per aprire la discussione e sondare le varie sensibilità. «L’ambiente non è più sereno, siamo preoccupati», aveva spiegato Ponti a fine febbraio, parlando anche di timori di azioni di sabotaggio delle sfilate (che poi lo scorso anno non c’erano state per maltempo). Prima di annunciare l’intenzione di aprire «un vero dibattito» sulla misura, che «si svolgerà a porte chiuse con tutti gli attori coinvolti, compresa la popolazione che ha manifestato dissenso». Un dibattito che oggi quindi è concluso: «Abbiamo discusso con tutti e alla fine la decisione è stata di mantenere la tradizione perché è la volontà della maggioranza della gente. La tradizione va quindi perpetrata così com’è», ha spiegato oggi il presidente. Stando alla RSI ci sarebbe chi è già pronto a dare ulteriore battaglio, sullo sfondo il tema del razzismo e della messa in scena della diversità.