Muralto

Progetto «Urbania», la STAN si oppone

Ricorso contro la licenza edilizia rilasciata dal Municipio alla riqualifica del fronte sud del comparto Ramogna Grand Hotel
Il progetto prevede anche la demolizione dell'attuale autosilo con la riedificazione di una nuovo parking coperto. ©Chiara Zocchetti
Red. Locarno
23.09.2024 11:32

«Il progetto è da reimpostare, poiché quello che oggi beneficia di un'autorizzazione a costruire banalizzerebbe e danneggerebbe non solo l'immagine della piazza della stazione di Muralto, ma tutto il paesaggio urbano del Locarnese». La Società ticinese per l'arte e la natura (STAN) ha interposto ricorso alla licenza edilizia rilasciata dal Municipio di Muralto al progetto «Urbania» che prevede la completa riqualifica del fronte sud del comparto Grand Hotel, dal torrente Ramogna all'autosilo. Promosso dalla Renzetti Properties SA e dalla Posteggi Stazione Muralto SA, «Urbania» è  un progetto misto commerciale-amministrativo-residenziale che richiederà un investimento stimato in oltre 30 milioni di franchi. Ma, come detto, la Stan non ci sta. «Il comparto Ramogna Grand Hotel è strategico nel contesto urbano e, al contempo, presenta inequivocabili caratteristiche di luogo sensibile ed è inserito nell'Inventario federale degli insediamenti svizzeri da proteggere (ISOS) con obiettivo di salvaguardia massimo: questo implica per le autorità di dovere ponderare gli interessi in gioco soppesando tutti i valori urbanistici, architettonici, storici esistenti», rileva la STAN in un comunicato nel quale aggiunge che: «Il progetto contestato va giudicato per il suo impatto sullo spazio del piazzale della stazione di Muralto e quindi sull'insieme degli edifici che ne fanno una piazza. Come si può leggere anche nella descrizione della situazione storico-urbanistica dell'ISOS, il gioco dei portici, grazie all’unità stilistica, è pregevole e significativo. Esso si estende su un'ampia metratura e ha un disegno uniforme che fa di questo spazio un imprescindibile ambiente identitario, nel quale tanto la popolazione locarnese, istintivamente, si identifica, una scenografia unica ed accogliente, una sorta di grande "vestibolo" di tutto l'agglomerato locarnese».

Tutela del torrente Ramogna

Va poi considerata, sempre secondo la STAN, la tutela del riale Ramogna e del suo corridoio verde che sono minacciati dal progetto. «In questa situazione appare giustificato affermare che l'articolo 3 dell'Ordinanza sulla pianificazione del territorio – che obbliga le autorità a verificare gli interessi in causa, a valutare gli interessi verificati considerandone in particolare la compatibilità con lo sviluppo territoriale auspicato e con le implicazioni possibili e a tenere conto di tali interessi nel migliore modo possibile, sulla base della loro valutazione – non è applicato in alcun momento delle successive decisioni prese, tanto a livello cantonale quanto a livello comunale». E questo in quanto «non si vede come tutti i valori immateriali insiti in questa importante situazione urbanistica siano stati presi in considerazione, poiché tanto il Piano particolareggiato, quanto la licenza edilizia emanata ne ammettono la cancellazione», osserva ancora la STAN. Da qui la richiesta di revoca della licenza edilizia rilasciata dal Municipio di Muralto.