Inchiesta

Proto in carcere, tutti gli imbrogli di un truffatore ostinato

Ripercorriamo le fake news che lo hanno reso famoso - Spuntano altre potenziali vittime del consulente finanziario milanese
Red. Online
15.11.2019 06:00

Le bugie hanno le gambe corte. Per trovare la morale di questa vicenda potremmo affidarci a un vecchio detto popolare. Per meglio contestualizzarla, il detto dovrebbe però essere modernizzato e precisato: anche le fake news hanno le gambe corte.

Quella che nei giorni scorsi ha portato il consulente finanziario milanese Alessandro Proto a patteggiare una condanna a 4 anni di carcere è una storia che, a posteriori, poteva finire solo così, con il suo protagonista dietro le sbarre. Noto come «il re delle truffe» Proto ne ha infatti combinate parecchie prima di essere metaforicamente colto con le mani nella marmellata. Come più volte ammesso, anche con orgoglio, dal diretto interessato - e scritto anche in un libro dall’emblematico titolo «Io sono l’impostore. Storia dell’uomo che ci ha fregati tutti» - Proto per mestiere creava false notizie legate al suo nome. Notizie che vedevano protagonisti personaggi famosi (spesso collegate al Mendrisiotto e al Ticino, vedi articolo a lato) che venivano poi riportate dai media dandogli visibilità (e ricchezza).

L’ultima truffa

Il finanziere 45.enne l’ha sempre passata più o meno liscia. Fino al 12 giugno quando, in seguito a un servizio della trasmissione di Italia 1 Le Iene che smascherava la sua ennesima truffa, è stato arrestato nella sua abitazione di Como. La vittima dell’ultimo raggiro è una donna malata di cancro a cui Proto ha detto di avere una figlia deceduta a causa di un tumore e di non avere il denaro per il funerale. Inoltre ha inventato l’esistenza di un figlio in una clinica psichiatrica a Lugano. Approfittando dello stato della donna Proto in poche settimane si era fatto consegnare 128.000 euro.

Nei giorni scorsi - martedì - il finanziere è comparso in tribunale per l’udienza preliminare dove ha patteggiato una condanna a 4 anni. È stato anche deciso che gli sarà confiscata una somma corrispondente a quella sottratta alla sua ultima vittima. Al 45.enne è contestato anche l’autoriciclaggio perché avrebbe fatto sparire i soldi della truffa per caricare carte di credito virtuali e dedicarsi al gioco d’azzardo online. La condanna a 4 anni gli permetterà tuttavia di chiedere misure alternative alla detenzione in carcere.

La famiglia mendrisiense

La vicenda potrebbe però non essere ancora giunta ai titoli di coda. Pochi giorni fa Le Iene sono infatti tornate sul tema. È per farlo sono giunte fino a Mendrisio. L’obiettivo? Parlare con la moglie di Proto che vive proprio nel Mendrisiotto con i due figli.

Nel servizio l’inviata della trasmissione parla con altre persone presumibilmente truffate dal 45.enne e ipotizza - ottenendo ben poche risposte dalla moglie - che la compagna si sia intascata parte dei proventi dei raggiri passati. «Che fine hanno fatto i soldi di tutte le altre persone?», prova a chiederle la giornalista sostenendo di essere in possesso di documenti che dimostrino come con l’aiuto del marito sui suoi conti bancari sono stati versati un sacco di soldi. Un’eventualità che sarebbe avvalorata dal moderno e costoso appartamento dove la donna vive con i figli malgrado non lavori - almeno questo è quanto viene detto nel servizio - e dall’elevato costo della vita in Svizzera: «Qui la vita costa un sacco di soldi, quasi il doppio che a Milano, la città più cara d’Italia», sottolinea l’inviata mostrando i prezzi di alcuni generi alimentari esposti in negozi ticinesi.

In Ticino Alessandro Proto è persona non gradita. A fine 2017 la Segreteria di Stato della migrazione, su proposta del Dipartimento ticinese delle istituzioni, lo ha infatti messo al bando dal suolo nazionale fino al 2022. Al momento del suo arresto le autorità italiane avevano però comunicato che il 45.enne abitava in Svizzera. La sua ultima residenza, benché oggi sia in carcere, resta quindi un mistero.

Fake news momò tra ville vacallesi e FC Chiasso

Tornando alle truffe che Proto tanto ama, svariate di esse hanno legami con il Ticino e con il Mendrisiotto. In passato il 45.enne ha infatti sostenuto ad esempio - inviando comunicati stampa ai media che presentavano i suoi progetti - di aver trovato una villa a Vacallo per l’attore americano Johnny Depp, di voler acquistare il Centro Ovale e l’FC Chiasso. Restando in ambito calcistico e spostandoci di pochi chilometri a nord, Proto aveva tirato in ballo anche Cristiano Ronaldo, che sarebbe stato interessato a comperare un lussuoso albergo a Lugano. Tutte «sparate» poi rivelatesi senza fondamento. Infondata era stata anche la notizia per cui il produttore americano Harvey Weinstein, protagonista dello scandalo delle molestie, sarebbe stato interessato a trasferirsi a Lugano.

Sebbene abbiano sempre attirato molta attenzione, il nostro giornale da tempo ha deciso di non riportare per principio notizie rese note da Alessandro Proto o dalle società che gestisce.