Quando a Chiasso c’era il cinema a luci rosse

La storia e gli aneddoti degli anni in cui il Cinema Teatro proiettava pellicole hot - La struttura, meta fissa dei frontalieri, è stata gestita per sessant’anni dai fratelli Pagani
Red. Online
17.07.2018 06:00

CHIASSO - Lo stile architettonico dello stabile è rimasto quello degli anni '30, le programmazioni che si sono susseguite nel tempo al Cinema Teatro di Chiasso sono state però delle più varie. Nata come sala di proiezione dei classici alla «Via col vento», non tutti ricordano che la struttura ha ospitato per decenni anche pellicole, diciamo così, più audaci. Eh sì, Chiasso ha dei lunghi trascorsi di proiezioni di film a luci rosse che, a suon di gemiti e sospiri, a suo tempo, avevano permesso di dare nuova vita ad un cinema che rischiava di essere oscurato dalla concorrenza. «La programmazione vietata ai minori è arrivata negli anni '70 soppiantando pian piano il tradizionale cinematografo e gli spettacoli teatrali». A ripercorrere con noi la storia del Cinema Teatro è il chiassese Antonio Pagani, figlio e nipote dei gestori della struttura dalla sua apertura nel 1935 fino a quando, 25 anni fa, il sipario si è abbassato. «I film per adulti, inizialmente, venivano proposti solo in seconda serata. Ma ben presto, il pubblico in attesa all'esterno è diventato molto più numeroso rispetto a quello presente ai colossal della prima serata». I gestori, fatti due conti, si sono quindi decisi per un cambiamento di rotta concentrandosi sull'offerta che andava per la maggiore. Nel suo racconto Pagani ripercorre con noi gli aneddoti del passato, dalle code all'entrata fino delle sale alle tattiche per far credere che le scene di nudo fossero anche più frequenti della realtà.

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