Losone

Quando il fiume ha il sapore del mare: nuovi orizzonti per il Merisc

Entrati nel vivo i lavori per la struttura ricettiva dell’amata zona di svago, la cui inaugurazione slitta però a primavera – Intanto riaperta proprio in questi giorni l’attuale buvette di proprietà del Patriziato – Sulla spiaggia fanno capolino i primi bagnanti
La spiaggia del Merisc è frequentata con qualsiasi tempo e nei giorni scorsi si sono già visti i primi bagnanti. ©CdT/Chiara Zocchetti
Barbara Gianetti Lorenzetti
Barbara Gianetti Lorenzetti
18.05.2020 06:00

Si potrà? Non si potrà? Inutile, anche di fronte ai dubbi sulle precauzioni sanitarie legate alla pandemia, il fascino del Merisc – una delle zone di svago più amate del Locarnese – è riuscito ad avere la meglio. Con tutte le dovute cautele, beninteso. I_primi bagnanti apparsi sulla spiaggia che, in riva alla Maggia, ti fa assaporare un’atmosfera decisamente marina, parrebbero infatti ben coscienti dell’obbligo di evitare assembramenti e di rispettare la distanza sociale. Assieme a telo e crema antisolare, insomma, portano con sé anche la propria responsabilità personale (nella maggior parte dei casi, almeno).

Una presenza decennale

Ad accoglierli, da qualche giorno, è tornato anche Siro Marazza, da 10 anni gerente della buvette del Merisc (noto pure come Meriggio), che ha approfittato della nuova fase di riaperture per sollevare le serrande del piccolo snack-bar, di proprietà – come tutte le infrastrutture presenti sulla vasta area verde posta dietro la spiaggia – del locale Patriziato. E proprio l’ente pubblico losonese sperava di festeggiare a fine estate un importante evento legato al Merisc: l’inaugurazione della nuova struttura ricettiva. Ma, a causa dell’emergenza, l’evento ha dovuto essere rinviato alla prossima primavera.

«I lavori di preparazione del cantiere – spiega al Corriere del Ticino Carlo Ambrosini, presidente del Patriziato – erano iniziati a gennaio e quelli di costruzione vera e propria a febbraio. Hanno potuto proseguire per circa un mese, poi il blocco. Ora abbiamo ripreso, ma evidentemente qualche settimana di ritardo la si è accumulata». L’idea iniziale era quella di completare l’opera entro fine giugno, anche se la sua inaugurazione non sarebbe avvenuta che in coda all’estate.

«In effetti – prosegue Ambrosini – nel frattempo avremmo voluto aprire un concorso per la gerenza. Ci sembrava giusto, vista la nuova apertura. Poi, la cerimonia vera e propria si sarebbe svolta il 30 agosto, in concomitanza con la tradizionale festa dei patrizi». Nel frattempo, però, ha scompaginare i programmi ci ha pensato il coronavirus. Sommando il tempo di blocco e le vacanze estive dell’edilizia, salvo imprevisti la nuova struttura ricettiva non sarà pronta prima di fine agosto. Probabilmente anche dopo. La festa, con relativa inaugurazione, sono dunque state rinviate alla primavera 2021.

Rimandata anche l’assemblea

«Abbiamo dovuto rimandare anche la nostra assemblea, visto che la Sezione degli enti locali non ci ha autorizzati a svolgerla in forma, diciamo così, digitale. Ora la riunione dovrebbe svolgersi verso fine giugno, al centro La Torre, dove potremo garantire tutte le misure di sicurezza sanitaria». All’ordine del giorno anche la questione del concorso per il nuovo gerente del Meriggio (che potrebbe rimanere anche quello attuale, se decidesse di partecipare). «L’obiettivo – aggiunge il presidente del Patriziato – è quello di deliberare sul nome entro la fine di agosto».

Una finestra sul golf

Giusto in tempo, si spera, per veder in via di completazione la nuova struttura, che rappresenterà una sorta di ideale finestra fra l’area verde del Merisc e quella contigua del golf patriziale. Firmato dallo studio Campana, Herrmann, Pisoni Architetti, il progetto prevede la realizzazione di un elemento costruttivo, la cui superficie complessiva sarà di circa 250 metri quadrati. L’opera sarà composta da due costruzioni ai lati, in cui saranno inseriti, da una parte, lo snack-bar con la sua cucina e il magazzino, dall’altra, gli spogliatoi, i servizi e gli armadietti. A collegare i due blocchi sarà una parte coperta di circa 100 metri quadrati, utilizzabile come terrazza del bar, per ripararsi dalle intemperie, ma anche per l’organizzazione di eventi. L’investimento necessario ammonta a 650 mila franchi, approvati dall’assemblea un anno fa.

E mentre il cantiere è stato riavviato, i bagnanti – come detto – stanno riprendendo possesso della vicina spiaggia. Per ora l’affluenza è abbastanza limitata, visto anche il tempo «ballerino», «ma – conclude Ambrosini – si tratta comunque di un ambito al di fuori della nostra competenza. Se mai le istanze superiori (Cantone o Comune) dovessero ritenere necessario gestire in qualche modo le presenze, vedremo di fare anche noi la nostra parte».

Mano tesa alle ditte in difficoltà

Fra i beni del Patriziato di Losone vi sono anche diverse proprietà fondiarie e immobiliari, situate soprattutto nelle zone industriali, affittate o in diritto di superficie ad aziende (una trentina in tutto). Con la pandemia e la relativa crisi economica la situazione si è fatta problematica e l’amministrazione patriziale sta ora valutando possibili misure per sostenere le ditte maggiormente in difficoltà.

In questo articolo: