Quanto costa davvero un caffè

Gli esercenti luganesi: "Dietro i prezzi elevati anche spese che non si vedono"
Red. Lugano
21.08.2012 05:15

LUGANO - «Noi esercenti non siamo dei ladri. La Svizzera è un Paese caro. Sono anni che non registriamo più una crescita nel settore ed i prezzi sono comunque rimasti invariati: non possiamo abbassarli». A parlare è Guido Sassi, noto esercente luganese, titolare di diversi esercizi pubblici del cosiddetto «salotto» di Lugano, affacciati sulla Piazza Riforma. Come, lui, diversi «addetti ai lavori» del ramo della ristorazione attivi a Lugano non sono rimasti indifferenti alla situazione tratteggiata sul Corriere del Ticino di ieri riguardo alle differenze di prezzo per il cappuccino registrate nella fascia di confine, tra Chiasso e Como (vedi suggeriti).«Per gli svizzerotedeschi siamo a buon mercato» afferma anche Marino Monti (Vanini), mentre Reto Blumenthal (bar Laura) sottolinea come i prezzi per i consumatori siano stati mantenuti stabili nonostante alcuni produttori, in particolare quelli di caffè, abbiano aumentato le tariffe. Infine Michele Unternährer (snack bar Nico) punta il dito contro i chioschi, che, in proporzione, sulla vendita delle bibite guadagnano più di bar e ristoranti.

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