Quel Barbera scadente spacciato per Sassicaia
L’etichetta diceva Gaja, Antinori, Ornellaia. Grandi e rinomati produttori vinicoli italiani. Ma l’etichetta era ingannevole. Perché nella bottiglia in realtà si celava sempre e solo lo stesso Barbera scadente, camuffato con aromi, sciroppi, coloranti e trucioli di legno. Eppure per due anni una banda attiva principalmente nell’astigiano è riuscita a piazzarne oltre 54.000 bottiglie in Svizzera, anche in Ticino. Almeno finché alcuni acquirenti non si sono insospettiti e al confine sono state sequestrate quasi 5.000 bottiglie.
Nove esecuzioni cautelari
Lo scorso dicembre la Procura di Asti ha ordinato esecuzioni cautelari ai danni di nove persone (cinque arresti domiciliari e quattro obblighi di dimora) in relazione alla vicenda, perché su di esse vi sono «gravi indizi» di reato. Sono sospettate di aver costituito un’associazione a delinquere, attiva dal 2016, operante prevalentemente nel territorio dell’astigiano, finalizzata alla produzione di indicazioni geografiche o denominazioni di origine di prodotti agroalimentari contraffatti, dalla vinificazione all’imbottigliamento e alla successiva commercializzazione, principalmente in territorio elvetico, ai danni di prestigiose case vitivinicole italiane di livello internazionale. Le autorità italiane hanno inoltre effettuato perquisizioni in mezza Italia, sequestrando fra l’altro 15.000 bottiglie di vino contraffatto, 10.600 etichette singole, e 8.393 contrassegni di stato per vini a DOC e DOCG, per un valore stimato di 200.000 euro.
Cinque arresti nel 2018
La vicenda ha anche un addentellato ticinese, coordinato dalla procuratrice pubblica Raffaella Rigamonti. Già nel 2018 erano state arrestate in poche settimane cinque persone in merito allo smercio del vino contraffatto in Ticino, con baricentro nel Luganese. Inchiesta ticinese che deve chiarire il ruolo dei cinque nell’associazione criminale (a vario titolo, alcuni di loro hanno affermato di essere a loro volta vittima del raggiro e ignari che stavano muovendo vino contraffatto), e che, informano le autorità italiane, ha permesso di stabilire la portata del crimine (le oltre 54.000 bottiglie) e il guadagno illecito conseguentemente incassato dagli indagati, che sfiora il milione di franchi.
Battute finali
I cinque sono in attesa di giudizio da allora. Il Ministero pubblico, da noi contattato, afferma che l’inchiesta ticinese si avvia verso le battute finali: «Durante gli accertamenti, la collaborazione con le autorità giudiziarie italiane, nel rispetto delle relative competenze territoriali, è stata costante».
Fiumi di vino francese all’asta
Non ci è dato sapere da dove arrivano e di quali vicende sono state protagoniste. Sappiamo solo che erano state sequestrate e che al momento si trovano in un deposito privato a Caslano, aspettando di essere vendute e di accompagnare i piatti dei loro prossimi proprietari. Manzo, agnello, cacciagione e pollame sono le carni con cui si abbinano meglio, per la cronaca. Parliamo delle 1.907 bottiglie di vino rosso Château Bel Air-Marquis d’Aligre Margaux - un piccolo villaggio francese della Nuova Aquitania, la regione di Bordeaux - che l’Ufficio esecuzioni e fallimenti del Cantone ha da poco messo all’asta. L’incanto pubblico è in programma per il prossimo 24 marzo alle 10.30 nei magazzini della ditta Bolliger & Tanzi SA di via Industria 66 a Caslano.
Il vino verrà venduto in quindici lotti da centoventi bottiglie, uno da novantotto (tutte dell’annata 1996) e uno da nove (del 1995) al prezzo unitario di partenza di 10 franchi a bottiglia, mentre sul mercato il Château Bel Air-Marquis d’Aligre Margaux costa circa 60 franchi a bottiglia.
Nel 2015, con un’asta simile avvenuta sempre a Caslano, lo Stato aveva incassato 47 mila franchi. Era il ricavato della vendita di 74 bottiglie di vino francese che, alla fine del 2012, erano state sequestrate ai due responsabili della truffa del falso Romanée Conti. Si trattava di due cittadini italiani finiti a giudizio per aver smerciato in Ticino oltre 260 bottiglie contraffatte, nascoste insieme ad alcune autentiche, del pregiato vino francese.