Quello stemma che suscita interesse
Un successo oltre le aspettative il bando di concorso lanciato dal Municipio di Verzasca per il futuro stemma del Comune che da oramai più di un anno unifica la valle. Sono infatti più di un centinaio le proposte grafiche arrivate entro il 31 dicembre scorso alla cancelleria comunale, la maggioranza delle quali con il timbro postale ticinese, ma alcune anche da fuori cantone e addirittura di provenienza nazionale internazionale, come ci conferma il sindaco Ivo Bordoli, presidente della giuria chiamata a valutare le candidature.
«Siamo rimasti piacevolmente sorpresi dal successo del bando di concorso e dalla quantità di candidature - ci spiega -. Una gara peraltro aperta a tutti, professionisti e non, che viste le candidature arrivate anche da fuori i confini cantonali ha allargato i propri orizzonti a dimostrazione che la Verzasca è un territorio molto amato, conosciuto ed apprezzato. Nei prossimi giorni si riunirà la commissione che provvederà alla scrematura degli elaborati, quindi i migliori tre progetti grafici saranno sottoposti ad una consultazione popolare dalla quale scaturirà la scelta del vincitore», sottolinea Bordoli.
L’intero processo di selezione avviene in anonimato, senza cioè conoscere gli autori delle varie proposte grafiche. I nomi dei concorrenti verranno resi noti solamente al momento della determinazione del vincitore. Lo stemma, come recita il concorso, dovrà richiamare le peculiarità e le tradizioni del paese e verrà inserito nel Regolamento comunale.
La gran mole degli elaborati renderà ancora più arduo il lavoro di selezione della giuria composta da sette membri. Oltre al sindaco di Verzasca, ne fanno parte il vicesindaco Pierangelo Mocettini, due membri di commissioni del Consiglio comunale, Sheila Cappelletti (gestione) e Davide Capella (petizioni), nonché la storica dell’arte Veronica Provenzale, il grafico Pierre Pedroli e l’esperto linguista Stefano Vassere.