Raccolta della plastica: «Partiremo in gennaio»
Niente Sammelsack, ma consegna gratuita all’ecocentro comunale in via alla Morettina e all’ecopunto delle Gerre di Sotto. Ad inizio gennaio la Città di Locarno darà il via alla raccolta separata delle plastiche, in particolare di quelle maggiormente riciclabili note con le sigle PP (polipropilene) e PE (polietilene). «Eravamo pronti a partire già lo scorso giugno, termine non perentorio fissato dal Cantone per l’introduzione obbligatoria della raccolta separata delle plastiche provenienti dalle economie domestiche. Abbiamo però dovuto attendere che le ditte specializzate alle quali affidare lo smaltimento delle plastiche fossero in possesso delle autorizzazioni ufficiali rilasciate dall’autorità cantonale», rammenta il municipale Pierluigi Zanchi, capodicastero Ambiente, territorio e Sport. «Ora tutto si è sistemato e, come detto, con l’inizio dell’anno nuovo le cittadine e i cittadini di Locarno avranno questa ulteriore possibilità di consegnare separatamente le plastiche domestiche affinché possano essere riciclate, come già avviene nei negozi della grande distribuzione», aggiunge Zanchi, che insieme al direttore della divisione Logistica e territorio Roberto Tulipani e al caposezione Stefano Lucignano fornisce al CdT qualche informazione su questo nuovo servizio.
Costi tutto sommato marginali
Un nuovo servizio che, spiegano i nostri interlocutori, ha costi marginali se confrontati con quelli complessivi per la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti. Tanto che non dovrebbe andare ad incidere sulla tassa base che il Municipio fissa di anno in anno. Il discorso sarebbe cambiato se si fosse optato per la raccolta porta a porta, molto più onerosa e per questo scartata. Ad ogni modo i costi, seppur marginali, per la raccolta separata delle plastiche domestiche dovrebbero venir compensati dal previsto - anche se tutto da verificare - minor volume dei rifiuti solidi urbani smaltito annualmente. Va anche aggiunto che il sistema di raccolta previsto dalla Città ha il vantaggio di avvenire in strutture sorvegliate e nelle quali il personale può anche fornire indicazioni su quale tipo di plastiche è consentito depositare. Un’informazione specifica è comunque prevista nelle prossime settimane, prima della distribuzione a metà dicembre del calendario dei rifiuti 2024. Già ora Zanchi tiene comunque a sottolineare che è il cittadino stesso a decidere quanta plastica comperare e poi smaltire: in commercio si possono trovare soluzioni alternative.