Il caso

Raddoppia l'investimento per le scuole Nord

Bellinzona, il lifting dello storico istituto inaugurato nel 1908 passa da oltre 13 a 26,6 milioni di franchi dopo essere stato rivisto dai progettisti - Ha influito soprattutto il rincaro dei prezzi delle materie prime
Il complesso inaugurato nel 1908 dove sono cresciute generazioni di bellinzonesi. © CdT/Archivio
Alan Del Don
01.09.2023 11:15

Da quasi 14 milioni di franchi a 26,6. Raddoppia, in pratica, l’investimento per la tanto attesa ristrutturazione delle plurisecolari scuole elementari Nord, le più vecchie e grandi di Bellinzona che hanno visto crescere generazioni di cittadini. Il progetto è sul tavolo del Municipio da anni, tanto che i lavori avrebbero dovuto iniziare nel luglio 2019: sono stati rinviati dapprima a causa del ritardo nella fornitura dei prefabbricati e, in seguito, dopo che questi ultimi hanno dovuto essere utilizzati per ospitare gli allievi dell’asilo del Palasio di Giubiasco, le cui aule erano state distrutte dal maltempo nell’agosto 2021. Il lifting del complesso (inaugurato nel 1908 e che dopo il 1962 non è più stato oggetto di interventi significativi) è stato rivisto dagli stessi progettisti e ripresentato all’Esecutivo, che ora ha dato via libera. A pesare sull’incremento della spesa è, in particolare, il rincaro dei prezzi delle materie prime, come purtroppo è il caso per molte altre opere a livello cantonale. Ci sarà spazio anche per un centro extrascolastico.

Lo stato attuale

Il primo credito è stato approvato dal Consiglio comunale nell’aprile 2018. Ora lo stesso plenum sarà chiamato ad approvarne un altro, visto che il precedente è stato in pratica annullato. Il cantiere aprirà all'inizio relativamente al blocco A, progettato dall’architetto Maurizio Conti nel 1906, primo capotecnico della Città. Si proseguirà poi con il blocco B, la palestra, la portineria e l’aula magna, tutti aggiunti nel 1962 dall’architetto Augusto Jäggli. Come detto, è da una sessantina d’anni che le scuole Nord (che occupano una superficie di 7.800 metri quadrati) non sono più al centro di un restyling, ad eccezione dell’aggiunta di due ascensori e del rifacimento del pavimento e del tetto della palestra (con potenziamento dell’isolamento termico) e del tetto del blocco B nonché il risanamento della centrale termica. Si procederà inevitabilmente a tappe, con gli allievi che verranno trasferiti nei prefabbricati man mano.

Cosa cambierà

Lo scorso luglio è stato eseguito il quasi completo trasloco del Blocco A nei moduli prefabbricati posati in zona stadio, mentre i lavori di demolizione e sgombero inizieranno nel febbraio 2024 e saranno portati a termine per l’inizio dell’anno scolastico 2026-2027. I cinque anni trascorsi dalla decisione del Legislativo del 2018 hanno «in parte imposto e in parte consentito di effettuare approfondimenti, passando da un approccio fondamentalmente «conservativo» ad uno orientato ad una ristrutturazione completa, includendo sia aspetti impiantistici e strutturali come pure l’inserimento di nuovi servizi, per un intervento inteso a rispondere alle nuove esigenze in ambito di edilizia scolastica e quindi, anche, didattico, così come ai bisogni emergenti delle famiglie», rileva il Municipio. La conduzione del cantiere sarà affidata al Servizio Edilizia pubblica del Settore opere pubbliche.

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