Svizzera/Ticino

Razze «pericolose» di cani, ogni Cantone fa per sé

Un bambino è stato morso da un rottweiler a Sumiswald (Berna) ed è gravemente ferito – Il Ticino ha un elenco di 30 razze che sottostanno all'obbligo di autorizzazione da parte dell'Ufficio del veterinario cantonale
© CdT/ Chiara Zocchetti
Jenny Covelli
25.01.2025 15:18

«Bambino morso da un cane e gravemente ferito». Così titola il comunicato stampa con cui, oggi, la polizia cantonale di Berna comunica l'incidente avvenuto venerdì pomeriggio a Sumiswald. Non vengono fornite informazioni sull'età del bimbo e neppure sulle sue attuali condizioni di salute. Si sa solo che è stato attaccato da un rottweiler nel piazzale di un edificio. Dopo avere consultato l'Ufficio veterinario competente (AVET), il cane è stato sequestrato e soppresso. Le circostanze esatte dell'incidente sono oggetto di un'indagine condotta dalla Procura di Emmental-Oberaargau.

Un incidente che riapre il dibattito sui cani pericolosi.

L'appello nel canton Zurigo

Lo scorso ottobre, un rottweiler di un anno scappato da un appartamento aveva aggredito e morso cinque persone, tra cui due bambini che stavano giocando, ad Adlikon bei Regensdorf (Zurigo). Un bimbo di 5 anni aveva riportato gravi ferite da morso alle braccia e una bimba di 7 anni era stata azzannata a un braccio e a una gamba. Il cane aveva poi morso anche due donne accorse sul posto e una poliziotta. I proprietari, una coppia di anziani, avevano preso il cane in Germania solo pochi giorni prima e hanno dato il consenso all'ordine dell'Ufficio di veterinaria per l'abbattimento dell'animale. Diverse denunce penali sono state sporte contro di loro. La polizia cantonale ha segnalato l'incidente alla procura, che sta attualmente svolgendo un'indagine.

Dopo l'episodio, due granconsiglieri dell'Unione democratica federale (UDF) hanno chiesto al consiglio di Stato zurighese di estendere la lista dei cani pericolosi, la cosiddetta «Rassentypenliste II» (Lista dei tipi di razza II). L'elenco dei cani considerati particolarmente pericolosi e il cui allevamento è vietato «comprende attualmente solo otto razze, sebbene anche altre razze siano state addestrate e allevate per secoli per una difesa aggressiva», scrivono gli autori dell'interrogazione. Per i due deputati, anche razze come i rottweiler e i dobermann dovrebbero essere classificate come cani pericolosi.

Non esiste un elenco nazionale

Nel 2010, nell’ambito delle deliberazioni sull’iniziativa parlamentare «Divieto dei pitbull in Svizzera», il Parlamento ha respinto il progetto di creare una base costituzionale che avrebbe permesso alla Confederazione di emanare disposizioni per proteggere le persone dai cani pericolosi. Questo compito compete ai Cantoni, i quali hanno emanato le relative regolamentazioni. E hanno inoltre la possibilità di armonizzarle tra loro. «Il Consiglio federale non vede la ragione di modificare l’attuale ripartizione delle competenze», si legge nella presa di posizione del Governo a una mozione presentata l'estate scorsa dal consigliere nazionale Piero Marchesi (UDC).

La razza di un cane non è un criterio sufficientemente determinante per stabilirne la pericolosità. Il Consiglio federale ritiene quindi che gli elenchi di razze canine siano poco adatti a migliorare la sicurezza o a prevenire gli incidenti. Questa considerazione è sottolineata dal fatto che, nei Cantoni, le razze «pericolose» soggette a un divieto o a un obbligo di autorizzazione sono diverse.

I fattori determinanti per prevenire gli incidenti che coinvolgono cani sono piuttosto l’allevamento e la loro educazione e socializzazione, come pure il modo in cui sono trattati dalle persone. Secondo il Consiglio federale, è quindi più importante fornire una buona formazione ai detentori di cani invece che elaborare elenchi di razze canine o divieti di determinate razze. Nel 2016, con l’accoglimento della mozione «Abolire l’obbligo dei corsi per detentori di cani», il Parlamento ha incaricato il Consiglio federale di abolire l’obbligo, vigente sul piano nazionale, di conseguire l’attestato di competenza per la detenzione di cani. Obbligo abrogato il 1. gennaio 2017. Anche in questo caso, è compito dei Cantoni prevedere corsi per detentori di cani.

E in Ticino? Trenta razze con autorizzazione

Il Ticino ha un elenco delle razze che dal 1. aprile 2009 sottostanno all'obbligo di autorizzazione all'Ufficio del veterinario cantonale prima dell'acquisto. Quando, 16 anni fa, il Governo ha presentato il regolamento che accompagna la Legge sui cani del 19 febbraio 2008, ha precisato che l'obiettivo non era di vietare delle razze. Ma di stabilire quelle potenzialmente più pericolose, in base a criteri quali il peso dell’animale, l’indole e le conseguenze delle morsicature. Un compito non facile che il Consiglio di Stato aveva portato avanti con tutti gli ambienti interessati.

La Legge ha introdotto restrizioni e obblighi per la tenuta di alcune razze che – per le loro caratteristiche morfologiche ed etologiche – necessitano più di altre di particolari attenzioni ed educazione, per evitare che possano diventare potenzialmente pericolose per persone e altri animali. Sono razze che hanno particolari fabbisogni e, in caso di comportamento aggressivo o di incapacità di gestione da parte del detentore, la potenzialità di arrecare danno è maggiore rispetto ad altre.

Attualmente, sono 30 le razze soggette a restrizioni in Ticino (qui l'elenco). Vi figurano pit bull, bulldog, rottweiler, pastore tedesco e dobermann. In base all'articolo 14 della Legge sui cani, la detenzione dei cani presenti nell'elenco è soggetta all'obbligo di autorizzazione. Un obbligo applicabile ai cani nati dopo il 1. aprile 2009 e ai detentori residenti nel Cantone o che vi soggiornano con il loro cane almeno 30 giorni all’anno. Nelle aree accessibili al pubblico, i cani adulti delle razze elencate sottostanno inoltre all'obbligo di conduzione individuale.

La richiesta di autorizzazione (corredata di estratto del casellario giudiziale) va indirizzata al Municipio, il quale verifica il rispetto delle condizioni di detenzione stabilite dall'Ordinanza federale sulla protezione degli animali (OPAn) del 23 aprile 2008, preavvisa l'istanza e la invia con tutta la documentazione all'Ufficio del veterinario cantonale. È quest'ultimo a decidere circa il rilascio dell'autorizzazione.

In base al Regolamento sui cani, i cani appartenenti alle 30 razze soggette ad autorizzazione devono frequentare un corso obbligatorio riconosciuto dall'Ufficio del veterinario cantonale. Per ottenere l'attestato di capacità, il titolare dell'autorizzazione ha l'obbligo di sottoporsi e superare con il proprio cane due test cantonali. Il test 1 dev'essere frequentato tra il 9. e il 13. mese di età del cane mentre il test 2 dev'essere eseguito tra il 2. e il 3. anno di età del cane. Solamente dopo avere superato entrambi i test, il titolare dell'autorizzazione riceverà l'attestato di capacità.

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