Estate

Relax e refrigerio nella nuova spiaggetta

Dopo quella frequentatissima di Arbedo si va definendo un'area di svago a Lumino, sulla sponda destra della Moesa - Il Legislativo ha accolto la mozione PPD: approfondimenti in corso con il Cantone
La spiaggetta di Arbedo.
Alan Del Don
07.04.2022 16:07

L’esempio è lì da vedere, ad una manciata di chilometri verso sud. Il successo della spiaggetta di Arbedo alla confluenza dei fiumi Ticino e Moesa, che durante la bella stagione si trasforma in un vero e proprio lido, ha fatto parlare in tutto il Cantone. L’eco è giunta di sicuro anche a Lumino che ha ora intenzione di realizzare una zona di svago lungo la Moesa. L’idea lanciata due anni fa dai consiglieri comunali PPD Enea Monticelli (nel frattempo diventato municipale: è responsabile del dicastero Gestione del territorio, giovani, salute e bisogni sociali) e Sara De Gottardi attraverso una mozione ha ottenuto nelle scorse settimane il via libera unanime del Legislativo. Il Municipio dovrà ora prendere contatto con i preposti uffici cantonali e definire modalità, costi e tempistica per valorizzare un’area naturalistica che si vuole trasformare in un’oasi di relax.

L’analisi preliminare

Sì, perché la scheda R9 del Piano direttore cantonale già prevede a Lumino una cosiddetta area di svago di prossimità sulla sponda destra che, citiamo, «comprende l’ambito fluviale della Moesa nel suo tratto finale, fino alla confluenza con il Ticino e la zona di protezione della natura Zona golenale di Bassa». Una valutazione preliminare è già stata fatta. Di cosa si è trattato? In pratica di accertarsi della bontà di una simile «offerta». Questo ha voluto dire definire la tipologia dei fruitori e la loro provenienza; verificare le condizioni di accessibilità, in primis con i mezzi pubblici e con i percorsi ciclopedonali; individuare possibili conflitti d’uso del suolo; e procedere ad una «radiografia» delle qualità paesaggistiche, naturalistiche e storico-culturali della superficie prescelta. L’analisi svolta dai funzionari cantonali ha dato esito positivo, considerando che la zona nei pressi della spiaggetta di Bassa (recentemente sistemata dal Comune) è già oggi molto apprezzata soprattutto dai residenti (ma anche dai «vicini» di Arbedo-Castione e della Mesolcina) per delle passeggiate ma non solo.

I possibili contenuti

Nei prossimi mesi andranno considerate le misure necessarie per ulteriormente valorizzarla e, in seguito, si tratterà per il Municipio di sottoporre al Consiglio comunale un credito per la progettazione definitiva. I mozionanti ipotizzavano la posa di tavoli, panchine e griglie nonché di servizi igienici e la creazione di un campo di beach volley. Per quanto attiene all’accessibilità, la strada sembra spianata in virtù del percorso sterrato lungo l’argine, della ciclabile nazionale e della pista ciclopedonale intercantonale ai nastri di partenza (Castione-Lumino e San Vittore-Roveredo-Grono).

Si pedala verso il futuro

Per quanto riguarda quest’ultima opera i lavori inizieranno lunedì prossimo, 11 aprile, nel tratto bassomesolcinese. Il cantiere si aprirà quasi sette mesi dopo il via libera alle urne dei cittadini dei tre Comuni al credito di 4,6 milioni di franchi per il collegamento che, con i suoi 6,6 chilometri, sarà il più lungo dei Grigioni. Non solo. Si allaccerà inoltre al tracciato che, come detto, verrà creato tra la stazione FFS di Castione e l’ecocentro di Lumino (3,2 chilometri). Senza dimenticare il possibile trait d’union con la pista già esistente che da Grono (dove c’è il semisvincolo dell’A13) porta a Soazza lungo la sponda sinistra della Moesa.

Due cantoni, insomma, uniti dalla mobilità lenta e da un’ulteriore offerta turistica e per la popolazione locale. L’opera di cui si parla dal 2014 sfrutterà il tracciato dell’ex Ferrovia retica (che ha cessato l’esercizio nel 1972), riportando altresì a nuova vita le stazioni dismesse ubicate nella bassa valle e, aspetto che non va tralasciato, consentirà di interrare le linee elettriche.

Da sapere

Nel Bellinzonese (tralasciando la Bassa Riviera) la scheda R9 del Piano direttore cantonale prevede alcune cosiddette «Aree di svago di prossimità». Partendo da nord, abbiamo quella che si vuole realizzare a Lumino e quella molto frequentata di Arbedo-Castione. Spostandoci di pochi chilometri troviamo l’area golenale del fiume Ticino all’altezza della Città, ricca di infrastrutture per lo sport ed il tempo libero. Vi è infine il territorio del Parco del Piano di Magadino, con superfici non solo nel Locarnese (Gambarogno e Minusio in primis) ma anche nella nostra regione. Pensiamo a Bellinzona, Cadenazzo e a Sant’Antonino.