Requiem per il pellet ticinese

BELLINZONA - Il sogno di dare una svolta al settore forestale ticinese tramite la produzione di pellet indigeno è definitivamente tramontato. La Tecnopellet SA di Giornico, unico produttore al sud delle Alpi dei preziosi cilindretti di segatura pressata destinati al riscaldamento, ha chiesto l'autofallimento non potendo continuare a cumulare le perdite. Per la ditta, di recente diventata interamente di proprietà delle Aziende industriali di Lugano che avevano elaborato un progetto per rilanciarne le sorti, le cose sono precipitate negli ultimi mesi a causa dalla chiusura dei suoi fornitori di segatura (la Woodtech di Giornico e la segheria di Domat-Ems) e dalla svalutazione dell?euro che ha reso inconcorrenziale sul mercato italiano il pellet prodotto in Ticino. I macchinari sono stati definitivamente spenti. Gli undici dipendenti sono stati licenziati e perderanno il posto di lavoro alla fine di questo mese. Nel frattempo sono stati posti al beneficio di un piano sociale concordato tra la società e i sindacati.