Gran Consiglio

Restauro più vicino per Palazzo degli Studi a Lugano

Malgrado i costi del risanamento interno siano lievitati da 24 a 31 milioni la Commissione gestione e finanze raccomanda di stanziare i soldi necessari: «Aumento giustificato, l’investimento porterà dei benefici per la città»
©CdT/Chiara Zocchetti
Red. Lugano
28.05.2024 17:30

Palazzo degli Studi a Lugano va restaurato e l’investimento necessario a farlo, benché sia discretamente lievitato rispetto a una prima previsione, è congruo e giustificato. È positivo il rapporto firmato ieri dalla Commissione gestione e finanze del Gran Consiglio (relatore: Marco Passalia) riguardante il previsto risanamento della storica sede del Liceo Lugano 1, che in futuro ospiterà decisamente meno allievi - grazie alla creazione del Liceo Lugano 3 - cosa che permetterà di riportare tutta l’attività scolastica sotto lo stesso tetto. La spesa sarà ingente - oltre 31 milioni - ma il risultato varrà la pena: «Gli interventi prevsti - si legge nelle conclusioni del rapporto - sono più massicci e più costosi, ma l’aumento dei costi di investimento (per il quale abbiamo con coscienza chiesto recentemente delle spiegazioni al Consiglio di Stato) è a nostro avviso giustificato e porterà a dei benefici per la città di Lugano, per gli studenti e, in maniera più estesa, per la collettività».

(Gran) parte della difficoltà dell’operazione risiede nel fatto che Palazzo degli Studi è un edificio di pregio e tutelato, per cui la sua identità architettonica è da salvaguardare nel limite del possibile: «Il progetto intende sì procedere con estrema attenzione per un edificio ritenuto architettonicamente molto significativo per il Ticino di inizio ‘900 ma, allo stesso tempo, desidera proporre degli spazi scolastici consoni e funzionali alle esigenze attuali della popolazione scolastica tenendo presente con lungimiranza l’intero comparto in cui l’edificio è inserito». Il riferimento qui è ad esempio alla realizzazione di una nuova centrale per la produzione di calore che servirà tutti gli edifici del comparto e avrà come vettore primario l’acqua di lago o di falda.

Prossimo passo: la discussione a breve in Gran Consiglio. Poi, salvo bocciature, l’avvio dei lavori. Da lì si prevedono tre anni per concludere.

LiLu3: ok alla pianificazione

Il futuro LiLu1 avrà meno studenti (da 1.150 a 650) perché si intende costruire il LiLu3 ad Agno (oggi si trova provvisoriamente a Viganello). A questo proposito il Consiglio di Stato ha di recente approvato la necessaria variante di Piano regolatore per realizzarlo. Essa è in pubblicazione in questi giorni e, ricorsi permettendo, sta per diventare definitiva. I tempi sono dunque maturi per cominciare a progettare nel dettaglio l’edificio che sorgerà in via Ginnasio, dove oggi vi sono le Medie.