Statistica

Retromarcia per benzina e diesel, le elettriche ingranano la sesta

Rispetto al resto della Svizzera il tasso di motorizzazione di Lugano resta elevato, ma nel corso del 2022 è sceso sotto la soglia dei 600 veicoli ogni mille abitanti – La pubblicazione "Lugano in cifre" ha confermato che in città c’è abbondanza di rifugi e posti protetti
© CdT/Chiara Zocchetti
Nico Nonella
31.05.2023 16:49

A Lugano l’automobile continua a piacere, e molto, tanto da confermare un tasso di motorizzazione piuttosto alto rispetto alla media svizzera e a quella europea. Ma c’è un ma: le abitudini stanno cambiando e per la prima volta il tasso di motorizzazione (ossia il numero di veicolo ogni mille abitanti) è sceso sotto la soglia psicologica delle 600 unità.

Zugo guida la classifica

È una delle principali novità riguardanti la statistica urbana emersa nel corso della presentazione dell’ottava edizione di «Lugano in cifre», la pubblicazione che riassume tutto quello che di Lugano è rappresentabile con una cifra, una percentuale o un grafico (vedi box sotto). Ebbene, i dati sulla mobilità qualche sorpresa l’hanno regalata. Nel 2022 sono diminuiti il parco veicoli, le nuove immatricolazioni, le nuove licenze di condurre e il tasso di motorizzazione, attestatosi a 597 veicoli ogni mille abitanti. Le proporzioni di veicoli ibridi ed elettrici aumentano di oltre il 30% rispetto al 2021.

Il nuovo dato fotografa uno scostamento di Lugano dalla media cantonale: come nel 2021, il Ticino si conferma tra le regioni motorizzate con 632 veicoli ogni mille abitanti, preceduto solo da Zugo (731), Svitto (653), Vallese (650) e Nidvaldo (636). Tornando in riva al Ceresio sì, il parco veicoli si è ridotto dai 53.040 del 2021 ai 52.244 dello scorso anno. La sua nuova composizione? Ci sono 38.077 auto (-1,6%), 3.059 furgoni (-3%), 142 autobus (+10%), 300 tra autoveicoli leggeri e pesanti e circa 7.772 motociclette (-0,7%). Da notare che a Lugano si contano anche 165 trattori (e 12 slitte).

Come già lo scorso anno, il vero e proprio boom lo si è registrato tra le automobili elettriche, aumentate da 668 a 896 (+34,1%), e di quelle ibride (3.687, +30,1%), a fronte di un marcato calo di quelle alimentate a benzina (23.335, -3,3%) e diesel (10.025, -8,4%). Insomma, la propulsione alternativa piace. E infatti, il 2,1% del totale del parco veicoli è elettrico (+31,3%) e il 7,1% ibrido (+32,6%).

Aumentano, infine, gli investimenti in mobilità lenta, poiché sia il numero di stazioni di bikesharing sia il quantitativo di biciclette impiegate sono cresciute nel 2022. Di conseguenza, sono aumentati anche gli utilizzi medi giornalieri del 56.1%. In calo il numero di abbonamenti Arcobaleno di cittadini di Lugano e il numero di corse nel fine settimana del trasporto pubblico; aumentano invece il numero di veicoli impiegati e i chilometri percorsi nelle tratte.

C’è posto per tutti

Un altra novità consultabile nelle pagine della pubblicazione del Servizio statistica urbana è quello dei rifugi pubblici e privati sul territorio cittadino, tema molto caro al capodicastero Consulenza e gestione, Tiziano Galeazzi. Ebbene, il risultato della mappatura di questi impianti indica che il territorio è adeguatamente coperto. «Nonostante vi siano dodici quartieri in deficit di porti protetti, il surplus negli altri consente complessivamente di coprire tutta la popolazione». In cifre, appunto, il grado di copertura in città risulta essere del 113%, pari a 8.533 posti protetti in avanzo». Ai 12 rifugi della Protezione civile (3.152 posti) si aggiungono i 2.248 rifugi privati (73.178 posti), per un totale di 76.330 posti protetti. Tra i quartieri con più surplus troviamo il centro città (+7.786), Castagnola/Cassarate (+1.613), Pregassona (+1.117) e Breganzona (1.095).

Di posto, insomma, ce n’è per tutti: «Ovviamente l’auspicio è di non doverli mai usare, ma la situazione geopolitica attuale ci impone di avere a disposizione questi dati», ha affermato Galeazzi. «Con questo surplus potremmo mettere a disposizione posti anche a Paesi vicini che ne hanno bisogno».

La principale novità riguarda proprio "Lugano in cifre": passata dalle 85 pagine della versione precedente, in formato «tascabile», a ben 150, l’edizione 2023 - per usare le parole del responsabile del Servizio statistica Urbana, Giorgio Maric, «è un salto quantistico rispetto al passato, con una pubblicazione più ampia e approfondita». L’edizione 2023 propone nuove visualizzazioni grafiche degli indicatori relativi allo sviluppo del territorio, alla popolazione, alle attività economiche e a stabili e alloggi. La principale novità della pubblicazione è l’estensione del capitolo sul mercato del lavoro, nel quale sono stati introdotti nuovi indicatori sugli addetti per settore d’occupazione, sulla distribuzione territoriale dei lavoratori in città e sulla disoccupazione. I dati sulla disoccupazione derivano dalla SECO e definiscono il numero di persone in cerca di lavoro iscritte agli Uffici regionali di collocamento e residenti a Lugano. In futuro verranno integrati con quelli ILO.
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