Richiedenti l’asilo a Rovio? Domande, dubbi e nervosismo

In paese, la voce ha iniziato a circolare già negli scorsi giorni. Ma far saltare sulla sedia più di un cittadino ci ha pensato un’interrogazione della Lega dei ticinesi inoltrata ieri mattina. Un atto parlamentare che ha scatenato un piccolo putiferio, con tanto di richieste di chiarimenti alle autorità. D’altronde, il tema è di quelli che fanno sempre discutere, soprattutto in un Comune a due passi dal Mendrisiotto, regione nella quale l’argomento della migrazione è molto sentito.
Parliamo infatti del collocamento dei richiedenti l’asilo. Stando all’interrogazione (primo firmatario Boris Bignasca), infatti, una struttura ricettiva di Rovio «potrebbe essere destinata ad accogliere un numero non precisato di asilanti». Di qui le richieste di chiarimenti al Cantone: «Corrisponde al vero che un hotel di Rovio sia stato o sia in trattativa per accogliere richiedenti l’asilo? Quali misure sono state previste per informare e coinvolgere la popolazione e le autorità comunali di Rovio su tale eventualità? Come si intende garantire la sicurezza e la convivenza armoniosa tra i nuovi arrivati e la comunità locale? Sono state valutate alternative a Rovio per la sistemazione dei richiedenti l’asilo? Se sì, quali?».
In principio, i rumors
Contattato dal Corriere del Ticino, il sindaco di Val Mara, Jgor Zocchetti, afferma che «a parte qualche rumor circolato la scorsa settimana», fino a ieri mattina il Municipio non è stato informato dell’esistenza di trattative. «Se la decisione fosse questa, avrebbero potuto avvisarci in modo da lasciarci dire la nostra». Secondo Zocchetti, infatti, vi sono alcune criticità, tra cui il fatto che la struttura si trova in una zona discosta, meno servita dai mezzi pubblici rispetto al territorio urbano.
Il Cantone non parla
Per far luce sulla questione, il Municipio ha chiesto informazioni al Cantone. E lo stesso abbiamo fatto noi: il capo dell’Ufficio dei richiedenti l’asilo e dei rifugiati, Renzo Zanini, non ha però al momento dato seguito alle nostre richieste. E anche le domande dell’Esecutivo sono rimaste per ora senza risposta. Intanto in paese gli interrogativi restano. E qualche cittadino, risentito, si è rivolto al Municipio. L’atto parlamentare non lo cita, ma a Rovio, di alberghi non ce ne sono molti. Anzi: l’unico è il Park Hotel, storica struttura ormai chiusa dalla fine della pandemia. Zocchetti conferma di aver parlato con la proprietà, che ha lasciato intendere di volerlo riaprire al turismo.