Violenza

Rissa fuori dal bar Castello: la Procura valuta se indagare

Dopo la scazzottata di mercoledì a Locarno potrebbe essere aperto d’ufficio un fascicolo - Il comandante della Polizia comunale: «Intensificate le ronde, ma occorre agire sulla prevenzione»
Ancora un atto di violenza in piazza Castello a Locarno. ©CdT/Archivio
Mauro Giacometti
08.01.2022 06:00

Prima, dentro il bar Castello, sono volate parole grosse e qualche spintone tra quattro o cinque abituali avventori già «alticci». Fuori dal locale poi sono partiti i cazzotti. E a rimetterci con un vistoso taglio allo zigomo uno dei protagonisti della rissa scoppiata tra mercoledì e giovedì notte davanti al bar di via Franchino Rusca, in uno dei luoghi più caldi - nonostante le basse temperature invernali - della «movida» locarnese. «Ma i fatti dell’altra notte non hanno nulla a che vedere con gli altri episodi di violenza che recentemente hanno caratterizzato la zona tra via Rusca, piazza Castello e la Rotonda - precisa il comandante della Polizia di Locarno Dimitri Bossalini -. C’è stata una scazzottata tra soggetti della regione peraltro già noti per i loro comportamenti rissosi e violenti, non una «spedizione» punitiva a caccia di uno o più soggetti da colpire, come nel caso, ad esempio, del pestaggio di qualche settimana fa nel sottopassaggio della Rotonda», sottolinea il comandante, richiamandosi però alla riservatezza nel commentare l’ultimo episodio di violenza in città.
Picchiatori conosciuti

«Probabilmente trattandosi di rissa, che dunque ha coinvolto più soggetti e non di vie di fatto tra un paio di persone, la Procura potrebbe aprire d’ufficio un’inchiesta», si limita a dirci Bossalini. La Polizia cantonale, intanto, da noi contattata conferma che per l’episodio non c’è stato alcun fermo e che alcuni dei protagonisti della scazzottata davanti al bar Castello sono stati unicamente identificati e già conosciuti per precedenti atti violenti. Confermato anche il ferimento allo zigomo di uno dei partecipanti al diverbio, il quale però ad oggi non ci risulta abbia sporto denuncia.
Controlli e dialogo

Sull’escalation di risse e pestaggi che negli ultimi mesi si stanno concentrando nella zona del Castello e della Rotonda, il comandante Bossalini conferma che l’input ricevuto dalla Città, cioè di intensificare i controlli, è stato subito recepito. «Insieme agli agenti della Cantonale abbiamo incrementato le ronde e gli appostamenti delle pattuglie, in particolare durante il fine settimana - spiega -. La nostra presenza più marcata può rappresentare un deterrente, ma non possiamo intervenire dappertutto e in ogni momento. Anche sui controlli poi abbiamo le mani legate: conosciamo bene certi soggetti difficili da gestire, ma non possiamo intervenire con azioni preventive o repressive senza che ci sia da parte loro un reato conclamato. E anche chiudere o limitare una certa zona può servire a poco: una rissa, un’aggressione, in particolare tra soggetti alterati da alcol o e/o sostanze stupefacenti, può capitare ovunque», sottolinea il comandante della PolComunale. E allora che fare? Bisogna aspettarsi proprio un altro dramma prima di un giro di vite repressivo nei confronti di una frangia seppur limitata di teste calde? «La strada della prevenzione e del dialogo che ha deciso di intraprendere l’Esecutivo cittadino e gli altri Comuni del comprensorio, con l’istituzione degli operatori sociali sul territorio, è probabilmente l’unica che può portare dei risultati. Anche se ci vorrà del tempo...», conclude Bossalini.