Monte Generoso

Ritorno al futuro per il Buffet Bellavista

I lavori di rinnovo dello storico ritrovo pubblico lungo la ferrovia a cremagliera sono entrati nelle fasi finali - Sono stati realizzati con l’intento di valorizzare le peculiarità della struttura e i materiali del posto e non hanno risparmiato qualche ostacolo - L’inaugurazione dovrebbe tenersi in autunno
©Ti-Press/Samuele Filippi
Lidia Travaini
16.08.2022 06:00

Fa bella mostra di sé in quella posizione privilegiata a circa 1.200 metri di altitudine da talmente tanti anni che tutti nel Mendrisiotto hanno imparato a conoscerla (e riconoscerla). Forse non tutti però ricordano i suoi interni, perché ormai è chiusa da un decennio (e anche in precedenza spesso era aperta solo occasionalmente). Parliamo della stazione di Bellavista, o meglio del Buffet Bellavista, sul Monte Generoso, il ritrovo ubicato lungo la ferrovia a cremagliera più nota del cantone.

Acqua e animali

Ve ne parliamo perché l’edificio è letteralmente sotto i ferri per prepararsi a vivere una seconda vita. Succederà a breve, visto che il cantiere è ormai nelle sue fasi finali e a mancare all’appello sono più che altro opere di rifinitura.

Ma anche se il momento di tagliare il simbolico nastro si avvicina – l’inaugurazione dovrebbe tenersi in ottobre, ci fa sapere la Ferrovia Monte Generoso proprietaria dell’edificio – e la strada è quindi ormai in discesa, i lavori iniziati lo scorso inverno sono stati tutt’altro che semplici. Architetti e ingegneri hanno infatti dovuto affrontare molte sfide e superare altrettanti ostacoli. «Inizialmente ci siamo concentrati su messa in sicurezza e il consolidamento dell’edificio – esordisce l’architetto Michela Pagani dello studio Gaffurini Pagani Tresoldi di Balerna –. Lo stabile della fine dell’800 è totalmente in legno, sia interamente, sia esternamente, ed era fortemente ammalorato dal punto di vista strutturale a causa della vestustà di infiltrazioni d’acqua, ma anche a causa della presenza di piccoli animali si erano insinuati all’interno della struttura». Quello che ha rappresentato la prima fase del cantiere è dunque un pacchetto di opere «complesse, eseguite sotto la sapiente conduzione dell’ingegner Luigi Brenni e in collaborazione con l’architetto Desirée Rusconi, entrambi di Mendrisio. Salvare la struttura e mantenerla in piedi è stato tutt’altro che scontato».

Un piano extra

Una volta completata questa fase è giunto il momento di occuparsi di rimuovere e sostituire ciò che aveva fatto il suo tempo. È stato il caso soprattutto del tetto e della soletta che divideva il piano terra dal primo piano. «Il primo piano un tempo non era accessibile al pubblico, ma in futuro lo sarà. Abbiamo asportato la vecchia soletta – prosegue Pagani – e l’abbiamo sostituita con una di dimensioni leggermente più ridotte, in legno e acciaio». Il risultato? Una sorta di soppalco che accoglierà dei tavoli affacciato sulla sala principale del buffet al piano terra». L’intera struttura sarà scaldata da un camino a legna e da due stufe a pellets.

Dentro e fuori

Attenzione particolare è stata riservata ai materiali e ai colori, sia per mantenere una continuità col passato (le gelosie esterne ad esempio continueranno ad essere verdi), sia per valorizzare i prodotti locali, come il legno di castagno ticinese utilizzato per i tavoli e per la struttura del bar. I lavori, come anticipato, sono in fase avanzata: «Negli scorsi giorni sono stati posati gli elementi della cucina, dopo le vacanze edilizie procederemo con le finiture interne e con la ristrutturazione delle facciate esterne, ad esempio con il restauro delle scritte "Buffet Bellavista". E faremo anche qualche lavoro in terrazza, soprattutto di consolidamento, perché le rifiniture saranno realizzate prima della prossima stagione estiva. In settembre infine sarà il turno degli arredi».

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