Il caso

Rovio, ecco la petizione contro i migranti al Park Hotel

È stata lanciata una raccolta firme all'indirizzo del Municipio, citiamo, «al fine di manifestare il proprio dissenso riguardo alla decisione del Dipartimento della sanità e della socialità»
©Gabriele Putzu
Red. Online
19.03.2025 16:15

«Alla luce dei recenti avvenimenti, un gruppo di cittadini di Val Mara ha deciso di lanciare una petizione con raccolta firme all’indirizzo del Municipio al fine di manifestare il proprio dissenso riguardo alla decisione del Dipartimento della sanità e della socialità (DSS) per la collocazione “temporanea” di 40 richiedenti l’asilo presso la struttura alberghiera Park Hotel di Rovio». Inizia così una nota inoltrata alle redazioni e firmata dal «Gruppo NO Park Hotel». Il tema, manco a dirlo, è il previsto ma sospeso collocamento di trentanove migranti al Park Hotel.

«In particolare – prosegue il testo – vi è preoccupazione per il destino dell’unica, di fatto, struttura alberghiera presente sul territorio di Val Mara, il Park Hotel. La zona in cui si trova l’edificio, un’area alberghiera di pregio, non è ritenuta idonea per altri utilizzi estranei al turismo. Importante è anche il fatto che l’albergo risulta in stato di abbandono da anni, rendendolo inadatto a qualsiasi progetto immediato». Di qui una prima conclusione: «La decisione del Cantone rappresenta un colpo di grazia per tutti gli sforzi profusi da Val Mara negli ultimi anni per valorizzare un turismo di nicchia nella regione del Basso Ceresio. Considerando inoltre la capacità della struttura di un centinaio di posti letto, si è preoccupati che le persone che saranno realmente collocate nel quartiere di Rovio possano essere superiori a quanto dichiarato dal Dipartimento e che lo stazionamento a lungo termine di così tante persone in rapporto alla popolazione residente sia sproporzionato e possa quindi incidere sugli equilibri sociali e comunitari del quartiere di Rovio, come pure dell’intero Comune di Val Mara».

Non finisce qui: «Sono inoltre contestate le modalità di comunicazione da parte del DSS che ha negato di fatto al Municipio di Val Mara una consultazione in materia, ignorando l’autonomia comunale e, fatto più grave, non verificando se la struttura dell’amministrazione comunale del Comune di Val Mara disponesse di sufficienti risorse per la gestione della situazione al fine di garantire sicurezza, tranquillità e servizi di qualità sia alla propria comunità residente che ai richiedenti l’asilo in arrivo. Infatti, nonostante le persone in arrivo siano seguite da parte della Croce Rossa Svizzera è impensabile che non vi sarà alcuna conseguenza indiretta per le istituzioni comunali».

Ecco il perché, insomma, della petizione. Una petizione, leggiamo, che «non vuole tutelare solamente la popolazione residente, ma anche le persone richiedenti l’asilo che dovrebbero soggiornare in un paese di periferia con possibilità di attività di svago e trasporto pubblico limitati rispetto a una località più centrale e attrezzata per la loro accoglienza con le rispettive necessità. Si chiede pertanto che il Cantone rinunci interamente al suo progetto. Rovio ha accolto in passato famiglie presso privati, ma non è attrezzato per diventare una metropoli per i richiedenti l’asilo».

Chiunque sia interessato a sottoscrivere la petizione, fa sapere il Gruppo, può ottenere il modulo scrivendo all'indirizzo e-mail valmara.dice.no@gmail.com.