"Rovio? Quasi peggio di Bissone"

ROVIO - Uno stallo politico-istituzionale che a Rovio perdura da anni. Una lotta tra Municipio e Consiglio comunale che sembra bloccare il normale funzionamento democratico di un comune. La bocciatura del Consuntivo 2012 (e Rovio è l'unico paese in Ticino a non aver ancora approvato i conti di quell'anno) sembra aver ulteriormente aggravato la situazione e da più parti ormai è invocata la parola "commissariamento". Abbiamo chiesto un commento al ministro Norman Gobbi, direttore delle Istituzioni, che da tempo ha il Comune di Rovio tra i «sorvegliati speciali».
«La realtà – ci ha confermato Gobbi – è che la conduzione del Comune è problematica da anni. Il Governo è intervenuto più volte per approvare i Preventivi, e ora si ritroverà tra le mani anche i Consuntivi. Questo denota una grave difficoltà, nonostante il Cantone e la Sezione enti locali abbiano fatto numerosi sforzi per aiutare l'Esecutivo, affiancandogli due consulenti». Per Gobbi sono stati compiuti errori gravi. «I passi da intraprendere dipenderanno anche dagli sforzi del Legislativo, ma il voto di mercoledì non migliora di certo la situazione. Questo pone grossi interrogativi sul futuro del Comune. Se la situazione dovesse peggiorare ci saranno conseguenze e poi eventualmente anche la messa in gerenza».
Ma a livello istituzionale è peggiore la situazione a Rovio o a Bissone? «A Bissone – conclude Gobbi – lasciando da parte scontri, dimissioni, rientri e problemi personali, il Comune riesce comunque a svolgere i suoi compiti. A Rovio il confronto tra Esecutivo e Legislativo sembra insanabile. Diciamo che entrambi non sono esempi positivi per le istituzioni ticinesi».