Rumori molesti, quali regole valgono a Bellinzona?

Il tema dei rumori molesti, in particolare quelli legati alla gestione del territorio (dal tosaerba in zona residenziale alla motosega nei boschi), è di competenza dei Comuni. Ed è oggetto dell’interrogazione inoltrata dal gruppo PPD al Municipio di Bellinzona. Gli azzurri parlano di una regolamentazione, attuale, «confusa». I rumori molesti sono «rimasti nelle direttive emanate dai tredici vecchi Comuni che di regola erano delle ordinanze municipali, che tenevano conto delle specificità locali. Ora c’è un certo disordine in quanto non sempre il cittadino riesce ad avere semplici risposte a semplici domande in materia di fasce orarie e giorni dove si possono utilizzare gli attrezzi da giardino o altro che faccia rumore».
Secondo il PPD della Turrita è ora di emanare «una normativa unica per tutto il comprensorio della nuova Bellinzona e che, come per altri aspetti, vi si dia una facile comprensione. Crediamo che il principio della parità di trattamento di tutti i cittadini del Comune debba valere anche per questo particolare aspetto. In fine dei conti, senza banalizzare, si tratta di tener conto delle indicazioni del Cantone e di scegliere tra le ordinanze municipali virtuose di altre città ticinesi. Ne va della credibilità dell’amministrazione comunale ed è un segno di maturità del nuovo Comune che riesce a regolare anche un aspetto forse non centrale ma, specie dalla primavera all’autunno, che fa parte effettiva della qualità di vita dei nostri 44.000 cittadini».
