Ruspe sull’ex Corona: al suo posto un supermercato

Finisce un’era a Pambio-Noranco. I postriboli sono luoghi che fanno discutere per loro natura e il Corona, affacciato sulle bretelle autostradali ma non lontano dalle abitazioni e dalla chiesa parrocchiale, non ha mai fatto eccezione. Tanto si è detto e tanto si è scritto, tra blitz della polizia, lamentele dei residenti e anche una tragedia, una notte di dicembre di cinque anni fa, quando una ragazza lituana morì investita da un’auto mentre cercava di attraversare gli svincoli. Storie passate. Il futuro ha iniziato a prendere forma nei giorni scorsi con l’avvio dei lavori di demolizione del vecchio locale. Al suo posto verrà costruito uno stabile commerciale che conterrà almeno un supermercato.
Le due «tifoserie»
Il progetto è promosso dalla Cavema, una società basata a Locarno ed entrata in possesso del terreno un paio d’anni fa. La domanda di demolizione e costruzione, tuttavia, è precedente. Era stata inoltrata nel 2018, sollevando un polverone. Diversi politici si erano attivati con atti parlamentari ed era anche stata lanciata anche una petizione online che aveva raccolto quasi ottocento firme. A chi si era mobilitato in tal senso non piaceva l’idea di avere un ulteriore generatore di traffico in una zona già molto sollecitata, per usare un eufemismo. Alcuni invece, pur sperando che le auto non invadessero il nucleo del quartiere, vedevano di buon occhio l’arrivo di un supermarket: erano i contrari al Corona. «La zona è edificabile e quindi, se qualcosa deve essere costruito, almeno che non sia relativo alla prostituzione» commentava a suo tempo la presidente del Consiglio parrocchiale Laura Vassalli. Così è stato.
Trattative in corso
I contrari al progetto però non hanno mollato. Ci sono state delle opposizioni e poi dei ricorsi, ma alla fine – o perché i reclami sono stati respinti, o perché sono stati ritirati – la licenza edilizia concessa dal Municipio di Lugano è cresciuta in giudicato. Non sappiamo ancora molto sul nuovo stabile che sorgerà in zona. Un rendering (potete vederlo sfogliando la gallery) mostra che una facciata ed il tetto saranno ricoperti dal verde. La destinazione dell’edificio è solo commerciale e sarà diviso in tre spazi, di cui almeno uno accoglierà un supermercato. Si era parlato di Aldi, ma la Cavema ci fa sapere che le trattative con i diversi interessati, rallentate dalla pandemia, sono ancora in corso. Il progetto è della Lands Architetture di Lugano, il progetto esecutivo della Aldo Cacchioli Architetture di Locarno e la direzione dei lavori è affidata all’ingegner Udo Oppliger di Lugano.