San Carlo, nuovo direttore cercasi
LOCARNO - Il cambio di rotta nella gestione del San Carlo era stato annunciato dal Muncipio di Locarno alcuni mesi fa in diretta televisiva e ora inizia a concretizzarsi. Ieri la Città, per voce del capo Dicastero istituti e servizi sociali Ronnie Moretti, ha infatti annunciato l'imminente apertura del concorso mirato alla nomina di un direttore per la casa anziani comunale.
Una figura nuova rispetto all'attuale organizzazione (che prevede una direzione unica per il Dicastero e l'istituto), la quale – per recente ammissione dello stesso Esecutivo – «non ha dato i risultati sperati». Al contrario: gli audit commissionati ai consulenti esterni dell'iQ-center di Lugano per far chiarezza sul grave disagio denunciato dal personale hanno «evidenziato che il degrado del clima di lavoro, acuitosi nell'estate del 2015, era legato a molteplici fattori, in parte ereditati dal passato». Tra questi, appunto, anche l'impostazione organizzativa. Perciò, quindi, il Municipio ha deciso di tornare sui suoi passi e di dotare la casa per anziani di un direttore vero e proprio: il concorso – ha spiegato Moretti – «sarà aperto martedì e lo rimarrà fino al 19 agosto.
Subito dopo la nomina del direttore, sarà scelto anche il nuovo capocure. Per i prossimi sei mesi – ha precisato – la conduzione del San Carlo sarà assunta da Gianluigi Rossi, già direttore dell'ospedale La Carità di Locarno e del Civico-Italiano di Lugano. Mentre il direttore Doriano Fabbri, chiamato insieme alla capocure Piera Minacore a offrire un supporto tecnico alla vecchia direzione, rientrerà alla Casa Belsoggiorno di Ascona». Quanto proprio alla sorte degli attuali responsabili dell'istituto, al momento nulla è dato sapere: in apertura di conferenza stampa è stato precisato che la questione, ritenuta distinta da quella in oggetto, sarà affrontata in separata sede. Tuttavia, visto l'allestimento del concorso di cui sopra, v'è da supporre che nel frattempo i rapporti di lavoro siano stati sciolti. Ma una certezza in questo senso, ad oggi, appunto, non c'è.
«Il messaggio di fondo che vogliamo dare ai cittadini di Locarno – ha esordito ieri Moretti – è che l'intervento deciso dal Municipio ha permesso di normalizzare e poi migliorare il clima di lavoro, ciò che costituisce un potenziale di benessere per i residenti e per il personale. I problemi principali segnalati dall'audit del 9 febbraio sono stati in gran parte risolti. In generale – ha concluso – tengo a ribadire che la qualità delle cure prestate è sempre stata buona, grazie all'impegno quotidiano di tutto il personale».