Sant'Antonino, l'Azienda agricola sociale CatiBio apre le sue porte

Da Pollegio a Sant'Antonino. Sabato 21 settembre apre ufficialmente al pubblico l'Azienda agricola sociale CatiBio di Caritas Ticino, dove l'attività agricola è stata avviata quasi un anno fa. L'azienda agricola si è spostata sul Piano di Magadino, diventando più centrale per il Ticino: aumentano le superfici e le interazioni con il territorio. È a Sant'Antonino che vengono coltivati, raccolti e preparati i prodotti che ogni settimana riempiono le biocassette: verdura di stagione, e anche miele, confetture, passate di pomodoro.
Ma non si tratta solo di agricoltura. All'interno dell'azienda nasce infatti Laudato sì, centro di ecologia integrale (il nome è ispirato all'enciclica di Papa Francesco). Un luogo che apre alla riflessione intorno ai temi dell'agricoltura sociale – focus del convengo di inaugurazione, ieri venerdì 20 settembre, sul tema dell'agricoltura sociale come nuovo modello di welfare territoriale – e dell'economia circolare. «Diventerà un luogo in cui fare formazione, organizzare convegni, workshop, seminari», spiega il direttore di Caritas Ticino, Stefano Frisoli. «Un luogo al servizio del territorio». La struttura è a disposizione per attività, riunioni, giornate dedicate al team building. «Abbiamo coinvolto Ticino Turismo per promuovere il centro di ecologia integrale anche oltre Gottardo».
Un progetto che avvia (o, meglio, porta avanti) una fase di lavoro con il territorio, sia in termini di formazione, sia di produzione all'interno di una filiera di cibo biologico. E diventa un elemento anche culturale. «Da oltre 35 anni Caritas Ticino si occupa di povertà relativa. Ci spendiamo affinché la persona, sempre portatrice di capacità, sia soggetto economico produttivo», prosegue Frisoli. «In questo senso siamo diventati un'impresa sociale, nella logica di creare sostenibilità economica: riciclaggio, usato, agricoltura biologica. L'azienda agricola sociale e il centro di ecologia integrale sono il risultato di questo lungo percorso. Dopo tanti anni, è arrivato il momento non solo di sottolineare che è possibile un'economia del territorio a partire da quella circolare, ma che si apra anche una riflessione più ampia. Ragionare insieme su un nuovo modello socio-economico del territorio e per il territorio».
Nell'azienda agricola di Sant'Antonino sono impegnati anche rifugiati ucraini (un progetto in collaborazione con il DSS). «Ci siamo domandati come la nostra realtà potesse risultare interessante a persone che, per statuto, sono ammesse provvisoriamente in Svizzera», spiega ancora il direttore di Caritas Ticino. «La risposta è proprio nel tema dell'economia circolare. Alla conferenza di Lugano si è parlato di ricostruzione, con interventi che punteranno sulla sostenibilità. Noi lavoriamo in questo ambito ed è interessante per gli ucraini assimilare competenze, esperienze, prassi e nozioni di imprenditoria che potranno utilizzare una volta che sarà loro permesso di fare rientro a casa, quando finalmente a questa guerra verrà posta la parola fine».

Un sabato dedicato anche alle famiglie
Nel pomeriggio di sabato 21 settembre, anche la presentazione del libro A Zurigo, sulla Luna, con gli autori Yari Bernasconi e Andrea Fazioli. E poi intrattenimento musicale, buffet aperto fino alle 16.00, trucco per bambini, laboratorio di percussioni, upcycling creativo (come trasformare una t-shirt in un accessorio con il Team di Nuove Trame), laboratorio di illustrazione, e atelier delle Coccinelle (con Hassan Heidari, orticoltore di CatiBio).