Sciolto il nodo intermodale: bus lungo viale Cattori
Per il nodo intermodale dei trasporti alla stazione ferroviaria di Locarno-Muralto risorge il progetto originario. Lo ha deciso il Cantone dopo che lo scorso 18 luglio il Consiglio comunale di Muralto aveva bocciato la cosiddetta variante 1A. Variante che proponeva, come avviene del resto oggi, di far transitare i bus del trasporto pubblico lungo via della Stazione. L’idea originaria prevede invece che i bus percorrano in salita viale Cattori, la strada in acciottolato che dal lungolago conduce alla parte sud della stazione ferroviaria. Ed è proprio su questa, come detto, che il Cantone ha deciso di tirare diritto. Una decisione scaturita dalla riunione della delegazione delle autorità - composta dai rappresentanti del Comune di Muralto, della Città di Locarno, delle FFS, delle FART, della Commissione intercomunale dei trasporti del Locarnese e, naturalmente, del Cantone stesso) tenutasi negli scorsi giorni.
Messaggio in arrivo
Ora che si è deciso di procedere con la soluzione originaria per il transito e lo stazionamento dei bus, il Dipartimento del territorio si è messo all’opera per allestire il messaggio con la richiesta del credito relativo all’opera ritenuta centrale per la rete del trasporto pubblico dell’intero Locarnese.Messaggio che sarà sottoposto quanto prima al Gran Consiglio. Non c’è infatti tempo da perdere. Se i lavori non dovessero iniziare entro il mese di dicembre del 2025 si perderà il cospicuo sussidio della Confederazione che ammonta al 40% dei costi totali dell’opera così come progettata inizialmente: si tratta di 5 milioni di franchi su un investimento totale di 12 milioni. Di certo si è consapevoli del fatto che condurre in porto questo travagliato progetto non sarà una passeggiata. Progetto che è in situazione di stallo dall’autunno del 2021, quando il Consiglio di Stato accolse, per dei vizi formali, due ricorsi contro altrettante decisioni del Consiglio comunale di Muralto: la prima riguardava l’adozione di una variante di Piano regolatore per il comparto della stazione ferroviaria, la seconda la concessione di un credito di 4,7 milioni di franchi per la costruzione grezza della pensilina dei bus.
Ricerca di consenso
Il Cantone decise allora di stralciare il credito per quest’opera dal messaggio per il finanziamento delle varie misure contemplate nei Programmi di agglomerato del Locarnese di seconda e terza generazione. E questo in attesa che si potesse individuare una soluzione condivisa. Ora, dopo vari studi, approfondimenti e altre battute d’arresto, il Cantone ha dunque deciso di riprendere in mano la soluzione originaria che quasi certamente sarà anche questa volta oggetto di opposizioni e ricorsi. Non sono infatti pochi i muraltesi a storcere il naso per il fatto che su viale Cattori circoleranno 250 bus al giorno. Questa era proprio una delle motivazioni che aveva spinto un gruppo di cittadini a lanciare un referendum contro il riassetto del comparto della stazione. Referendum che allora era stato «congelato» proprio in virtù dei due ricorsi interposti contro le decisioni adottate dal Legislativo muraltese. Ora si vedrà se anche questa volta il progetto si scontrerà con la volontà di preservare viale Cattori, inserito in una zona particolarmente sensibile dal punto di vista turistico.
Musica del futuro
Oltre al transito dei bus su viale Cattori, il progetto originale prevede la realizzazione della nuova pensilina con cinque piste di attestamento accanto all’entrata principale della stazione ferroviaria, al posto dell’attuale negozio AVEC. Per quanto attiene invece ai nuovi spazi commerciali così al futuro parcheggio sarà necessario adottare una modifica del Piano regolatore, visto e considerato che quella decisa a suo tempo dal Consiglio comunale di Muralto è stata «cassata» dal Consiglio di Stato.