Scontro (politico) sugli spalti, in forse la tribuna dell'FC Paradiso
È un sogno tormentato, quello dell’FC Paradiso, di avere una tribuna da oltre trecento posti per distribuire meglio gli spettatori durante le partite. Un’infrastruttura fortemente voluta dal presidente Antonio Caggiano, ma a suo dire «osteggiata per partito preso» dal Municipio di Collina d’Oro. Il terreno dove risiede il campo da calcio, è bene ricordarlo, è di proprietà del Comune di Paradiso, ma si trova in territorio di Collina d’Oro. Recentemente sull’albo comunale di quest’ultimo è spuntata una domanda di costruzione proprio per l’allestimento della nuova tribuna e il potenziamento delle infrastrutture al Pian Scairolo. Finalmente, direbbero alcuni. Secondo Caggiano, che è anche municipale a Paradiso, il risvolto della medaglia non sarebbe così felice. A suo dire, gli avrebbero già comunicato che indipendentemente dal preavviso che verrà emesso dal Cantone, il Municipio di Collina d’Oro non rilascerà di principio la licenza edilizia.
Tira e molla
La domanda che si pone Caggiano, in veste di presidente dell’FC Paradiso, è sostanzialmente una. Anzi, facciamo due. La prima: «È possibile che qualcuno sappia già il destino di una domanda di costruzione senza che questa abbia iniziato il suo iter?». E poi: «È possibile che il Municipio di Collina d’Oro sia prevenuto su quest’opera?». «La prima volta che abbiamo inoltrato la domanda di costruzione è stato lo scorso settembre – ci spiega –, ma per un motivo o per l’altro il Comune di Collina d’Oro rimandava indietro l’incarto a Paradiso». Questo tira e molla è andato avanti fino a tre settimane fa quando, facendo leva sull’articolo 5 della Legge edilizia, «il Comune di Paradiso ha esplicitamente chiesto a Collina d’Oro di pubblicare la domanda di costruzione». Detto, fatto. Ma non finisce qui, perché durante una telefonata con «il vicesindaco di Collina d’Oro», a Caggiano gli viene anticipato che «anche se il Cantone avesse dato preavviso favorevole, la tribuna non sarebbe comunque stata costruita perché di grandi dimensioni».
Da qui, le domande citate in precedenza, che abbiamo girato direttamente al vicesindaco di Collina d’Oro e capo dicastero Edilizia, Davide Bonvicini, per una replica. «Io non ho mai detto che per partito preso non avremo rilasciato la licenza edilizia – sottolinea –. Vengono concesse solo se sono conformi alla Legge e al Piano regolatore, non perché un’opera è bella o brutta». In questo caso, «non parliamo solo di una tribuna da trecento posti, ma anche di un ristorante da novanta e di una terrazza panoramica». Alla base di tutto, il Piano regolatore per quel comparto, in cui si specifica che su quel terreno possono essere costruite solo «opere pubbliche di piccola entità». «Mi dica lei se quell’opera è grande o piccola...», chiosa Bonvicini.