Scuole San Benedetto: una prima pietra fra i sorrisi

Ha preso il via la costruzione della nuova Scuola media Parsifal, a fianco della Scuola elementare Piccolo Principe nel nuovo quartiere di Cornaredo, a Lugano. La fine dei lavori è prevista per la primavera 2021. La posa ufficiale della prima pietra, in presenza delle autorità e di numerosi docenti e alunni, ha avuto luogo oggi. Luca Botturi, presidente della Fondazione San Benedetto, ha illustrato il progetto di unificazione delle sedi scolastiche: la scuola dell’infanzia La Carovana, la scuola elementare Il Piccolo Principe con sede a Porza e la scuola media Parsifal la cui attuale sede è a Sorengo.
Le scuole sono aperte a tutti e propongono «un cammino educativo fondato sulla centralità e unicità della persona, la positività del mondo e l’apertura all’incontro». Accolgono oggi oltre 300 allievi. «Per noi è stata l’occasione da cogliere per poter offrire ai nostri allievi degli spazi didattici adeguati e di qualità. Inoltre, unire le sedi permette chiaramente di avere alcuni vantaggi di scale e ottimizzare la gestione. Ma soprattutto, si crea un luogo di vita, di incontri, di scambio per gli allievi ma anche per le famiglie, per i docenti e i collaboratori» ha commentato Botturi nel corso della conferenza stampa. Il nuovo edificio ospiterà la scuola media Parsifal con otto aule di classe, due aule arti plastiche, un’aula di educazione visiva, un’aula di musica, un’aula di educazione alimentare, tre aule multiuso-riunioni, laboratorio di scienze, un’aula magna polifunzionale, una biblioteca, la direzione, un’aula docenti e una palestra a norma con attrezzature complete.

La promotrice del progetto è l’Associazione San Benedetto, proprietaria degli immobili che ospitano le scuole della Fondazione San Benedetto, che ha raggiunto un accordo con Artisa per la realizzazione del complesso scolastico. Il costo preventivato del progetto ammonta a 13,520 milioni di franchi. Per reperire le risorse necessarie, l’Associazione San Benedetto, oltre ad attingere ad un mutuo ipotecario e all’emissione di un prestito obbligazionario privato, ha avviato una campagna di raccolta fondi con lo scopo di reperire donazioni da parte di enti e privati a supporto del progetto (per informazioni: www.scuolesanbenedetto.ch). “Crediamo che una scuola così abbia un valore sociale e sia un fattore positivo per tutti, non solo per chi la frequenta. Una scuola libera, infatti, esprime la voce di una parte della società dentro la nostra società democratica; ed educa, cioè contribuisce a far crescere il futuro», ha concluso Botturi.