Sanità

Sei milioni per adeguamento e ristrutturazione della CPC di Mendrisio

Il Governo ha licenziato il messaggio per la richiesta di un credito di 6 milioni e 380 mila franchi: sarà destinato alla valorizzazione degli stabili ubicati nel comparto dell’Organizzazione sociopsichiatrica cantonale (OSC), ma anche per «garantire cure specialistiche efficaci e in sicurezza»
©Chiara Zocchetti
Red. Online
14.02.2025 10:25

Novità per l'OSC di Mendrisio. Il Governo ha licenziato il messaggio per la richiesta di un credito di 6 milioni e 380 mila franchi destinato alla ristrutturazione dei reparti della Clinica psichiatrica cantonale (CPC) dell’Organizzazione sociopsichiatrica cantonale (OSC). L’intervento, si legge in un comunicato diffuso oggi dal Consiglio di Stato, «rappresenta una tappa fondamentale nell’aggiornamento delle modalità organizzative e di cura dei pazienti grazie all’adeguamento, alla ristrutturazione e alla valorizzazione degli stabili ubicati nel comparto, in linea con i bisogni specifici degli utenti».

Sfide organizzative

Da qualche anno, argomenta il Governo nella nota, la CPC dell’OSC «sta affrontando con rigore una serie di sfide organizzative e cliniche che richiedono non solo interventi di gestione, ma anche modifiche strutturali delle infrastrutture più datate per garantire cure specialistiche efficaci e in sicurezza». Sfide alle quali vanno ad aggiungersi un «aumento dei casi clinici complessi registrati negli ultimi anni - nel 2023, il 49,4% dei pazienti della CPC ha presentato disturbi legati all'uso di sostanze psicoattive - e l'invecchiamento della popolazione, che dal 2016 ha determinato un aumento del 30% dei pazienti geriatrici con disturbi psichiatrici e cognitivi seguiti dai servizi ambulatoriali». Circostanze che hanno evidenziato la necessità di «migliorare gli specifici contesti di degenza».

In particolare, scrive il  Consiglio di Stato, «è necessaria una ridistribuzione più equa delle risorse e una nuova organizzazione mirata all’accoglienza dei pazienti. Di fondamentale importanza in questa ristrutturazione è anche l’esigenza di assicurare la necessaria sicurezza a utenti e personale, migliorando sensibilmente l’efficacia e l’efficienza del lavoro e innalzando la qualità della vita professionale di tutti gli operatori. Non da ultimo, l'intervento mira ad aumentare il valore immobiliare della proprietà, contribuendo alla valorizzazione complessiva del patrimonio immobiliare dello Stato».

I padiglioni

I lavori, spiega il comunicato, si concentreranno su due padiglioni, il padiglione Edera, edificio storico ottocentesco, e lo stabile Quadrifoglio, costruito negli anni ‘60.

Lo stabile Edera sarà riorganizzato per ospitare tre reparti distinti. In particolare, il primo piano ospiterà il Centro di Competenza per le Dipendenze (CCD), oggi al Quadrifoglio, con un totale di 21 posti letto suddivisi tra pazienti in fase di disintossicazione e pazienti pronti per un percorso terapeutico. Grazie a questo trasferimento, verranno predisposti spazi adeguati ad ogni fase di cura, e più sicuri, grazie ad un maggior controllo sugli accessi e ad una distanza accresciuta dai flussi di passaggio di persone interne ed esterne alla CPC.

Per quanto riguarda il padiglione Quadrifoglio (oggi con 56 posti letto), è prevista una netta e funzionale suddivisione tra due aree operative: psicogeriatria nell’ala sud e psichiatria generale acuta nell’ala nord. In prospettiva futura, lo stabile si presta a incrementare ulteriormente i posti letto dedicati agli anziani, evolvendo in un vero e proprio polo di psicogeriatria. Per questa utenza è prevista l’eliminazione complessiva di barriere architettoniche, la creazione di spazi più ampi e luminosi che tengano conto delle specifiche esigenze di mobilità, spazi di condivisione e spazi di tranquillità come la realizzazione di giardini privati accessibili.

Il progetto di ristrutturazione, conclude il Governo, «rappresenta un passo fondamentale per migliorare la qualità dell'assistenza all'interno della CPC - garantendo maggiore sicurezza, comfort e adeguatezza degli spazi per ogni categoria di pazienti - così come per la psichiatria pubblica cantonale. I lavori verranno eseguiti progressivamente per ridurre al minimo i disagi e assicurare la continuità delle cure».