Gambarogno

«Servono nuove vie per risvegliare il senso civico»

Il sindaco Gianluigi Della Santa pensa ad un coinvolgimento della cosiddetta società civile nelle scelte strategiche del Comune
In carica da un anno. ©Chiara Zocchetti
Spartaco De Bernardi
30.04.2022 06:00

La distanza tra cittadini ed istituzioni è un fenomeno con il quale deve fare i conti anche il Comune di Gambarogno. Fenomeno del quale il Municipio ha discusso in un recente incontro avuto con il direttore del Dipartimento delle istituzioni. «Si tratta di un problema generale, che non tocca solo il nostro Comune. Magari da noi è avvertito maggiormente a seguito dell’aggregazione» rileva il sindaco Gianluigi Della Santa. Che si tratti di un problema generale lo si può desumere dal calo ormai costante della partecipazione delle cittadine e dei cittadini a votazioni ed elezioni. Insomma, una disaffezione alla quale gli amministratori degli enti locali vorrebbero porre rimedio. «I progetti promossi dalla Sezione degli enti locali delle istituzioni sono molto interessanti» osserva ancora Gianluigi Della Santa, il quale nell’incontro con Norman Gobbi ha espresso il desiderio di potervi partecipare in modo da aiutare il Comune a coinvolgere la cittadinanza nei processi decisionali.

Andare oltre i gremi istituzionali

«Si tratta di uscire dei soliti gremi istituzionali per riallacciare il dialogo con la cosiddetta società civile» aggiunge il sindaco di Gambarogno, secondo il quale è indispensabile riuscire a svolgere un lavoro il più trasversale possibile. «È importante rendere partecipe la popolazione nelle scelte riguardanti la direzione da seguire per lo sviluppo del Comune» osserva ancora il nostro interlocutore. Una modalità di lavoro che mira a meglio capire quali sono le esigenze della cittadinanza e ad agire di conseguenza. Per Gianluigi Della Santa la premessa fondamentale affinché tutto il sistema funzioni sta nel tornare ad instaurare un proficuo dialogo con i funzionari dell’Amministrazione cantonale.

Ricerca del dialogo

Un dialogo al quale il Dipartimento delle istituzioni si dimostra aperto. La conoscenza reciproca, insieme all’approfondimento dei grandi cantieri portati avanti dal Dipartimento delle istituzioni, è proprio uno degli obiettivi al centro degli incontri che il consigliere di Stato Norman Gobbi sta avendo con vari Comuni ticinesi. Incontri nei quali è accompagnato dal capo della Sezione degli enti locali Marzio Della Santa. «Che la disaffezione dei cittadini alla politica sia un problema generale lo attestano sia le osservazioni che raccogliamo direttamente dai Municipi nel corso di questi incontri, sia il calo costante della partecipazione a votazioni ed elezioni» ribadisce Marzio Della Santa, il quale prende atto con piacere della voglia dei Comuni di sperimentare nuove forme di coinvolgimento dei cittadini. Non a caso accrescere la partecipazione dei cittadini nei processi decisionali è uno dei temi che gli Enti locali sta promuovendo attraverso una serie di progetti come quello pilota denominato «Buon governo» portato avanti con i Comuni di Faido e di Tresa. Progetto, questo, che Marzio Della Santa non esclude possa essere esteso in futuro per provare proprio a migliorare anche il dialogo tra i Comuni e l’Amministrazione cantonale come auspicato dal sindaco di Gambarogno. Ma torniamo alla necessità di riavvicinare i cittadini alla politica comunale.

Cambio di strategia

«Il nuovo approccio – spiega il capo della Sezione degli enti locali – prevede di coinvolgere la società civile a livello locale nella ricerca di soluzioni a determinati problemi o per rispondere a determinate necessità. Questo per evitare la frase che spesso si sente pronunciare, ovvero “Noi l’avremmo fatto diversamente”. Questa frase è un tossico per chi è chiamato ad amministrare un Comune». È dunque imperativo coinvolgere quante più possibili fasce della popolazione per evitare non solo la conflittualità tra Esecutivo e Legislativo, ma anche e soprattutto tra istituzioni e cittadini che spesso e volentieri sfocia nel lancio di referendum, pratica quest’ultima sempre più diffusa.

Da Cadenazzo alla Verzasca

Nell’ultima serie di incontri con i Comuni ticinesi, oltre a quello di Gambarogno il direttore del Dipartimento delle istituzioni ha reso visita anche ai Municipi di Cadenazzo e Verzasca. Con il primo si è discusso in particolare dell’importanza del dialogo tra autorità cantonale e comunali. L’Esecutivo guidato dal sindaco Marco Bertoli ha salutato positivamente l’iniziativa del Dipartimento delle istituzioni di prendersi il tempo di sedersi attorno ad un tavolo e discutere in modo schietto per trovare insieme soluzioni praticabili e accessibili per tutta la cittadinanza. In Verzasca il nuovo Municipio con in testa il sindaco Ivo Bordoli ha dal canto suo illustrato le idee sul tavolo per coinvolgere la cittadinanza nei progetti comunali, in particolar modo evidenziando il ruolo centrale giocato dal masterplan per lo sviluppo progettuale della valle.

Servizio sempre più di qualità

«La forza di questi momenti – evidenzia il consigliere di Stato Norman Gobbi alla fine dell’ultimo, in ordine di tempo, ciclo di incontri – sta nella franchezza e nella trasparenza nel trattare i temi. A volte vengono portate a conoscenza dell’autorità cantonale delle criticità che altrimenti non emergerebbero. Bisogni ed esigenze delle quali teniamo conto nei cantieri di riforma che il mio Dipartimento sta portando avanti. Quello che vogliamo è riuscire a offrire un servizio al cittadino sempre più di qualità».