Processo

Sesso in discoteca: la ragazza era lucida o fuori controllo?

In appello riecco il dominicano condannato un anno fa perché ritenuto colpevole di avere avuto rapporti con una giovane stordita dall’alcol nel 2015 a Castione – Lui nel frattempo è stato incarcerato, ha un nuovo procedimento e debiti per mezzo milione
Alcol, troppo alcol. © CdT/Archivio
Simone Berti
07.07.2022 17:15

Nel marzo dello scorso anno avevamo riferito della sua condanna a 12 mesi di carcere per aver fatto sesso con una giovane sulla ventina stordita dall’alcol in discoteca a Castione nel 2015. A Lugano il dominicano residente nel Locarnese aveva ascoltato la sentenza del giudice Amos Pagnamenta scuotendo la testa in segno di disapprovazione, ritenendo che la ragazza fosse pienamente capace di intendere e volere, e piacevolmente coinvolta. Oggi nel corso del processo d’appello a Locarno l’imputato ha nuovamente ribadito questa tesi, supportato dall’avvocato Niccolò Giovanettina. La ragazza aveva sì bevuto, ma quando si è recata nel bagno degli uomini con il giovane conosciuto poco prima era pienamente cosciente, come testimonierebbero le parole di una trentina di persone presenti sentite nel corso dell’inchiesta. Come vedremo questo è il nocciolo della questione: ci torneremo. Buona parte del dibattimento è però stata contraddistinta dalle novità emerse per la prima volta pubblicamente stamattina in aula. La presidente della Corte d’appello Giovanna Roggero-Will ha interrogato lungamente il dominicano sugli ultimi sviluppi della sua tribolata vita. Negli scorsi mesi è infatti stato arrestato dopo essersi reso irreperibile in Italia mentre era in attesa del processo di secondo grado. E nel frattempo sul suo conto si sta per chiudere un nuovo procedimento penale.

Una sfilza di condanne e reati

L’imputato era giunto in aula un anno fa con già diverse condanne sulle spalle per furto, droga, aggressione, minaccia e ingiuria. Poi i fatti del 2015 a Castione. E dal 2017 agli scorsi mesi nuovi reati che nel frattempo ha ammesso, per cui si profila una procedura abbreviata. Si tratta soprattutto di problemi finanziari, a cui il dominicano era già abbonato avendo maturato debiti per mezzo milione di franchi. La giudice, innervosita per le risposte divaganti dell’imputato, ha voluto capire meglio tutte queste situazioni, prima di tornare sui fatti della notte tra il 23 ed il 24 gennaio di sette anni fa a Castione. Sul suo conto c’è anzitutto un credito di costruzione di almeno 70.000 franchi che si è «mangiato» per bisogni personali e famigliari, gli stessi che ha spesso evocato anche per motivare le centinaia di migliaia di franchi di esecuzioni e attestati carenza beni accumulati. Avendo quattro figli, tre dei quali nati dopo i fatti del 2015, ha detto di aver bisogno di molti soldi, tra l’altro non lavorando da oltre due anni per un infortunio. La giudice gli ha però fatto notare che sul suo conto c’è anche il reato che commette chi non rispetta gli obblighi di mantenimento (si parla di diverse migliaia di franchi). Ha inoltre prelevato dei soldi usando la sua carta di credito di un amico, i cui dati ha utilizzato pure per abbonarsi a Netflix. Nel frattempo è sospettato di aver ospitato al proprio domicilio uno spacciatore pluripregiudicato, intanto condannato ed espulso dalla Svizzera per 20 anni...

Le due tesi divergenti

Poi la ricostruzione dei fatti. E le due posizioni antitetiche. Il procuratore pubblico Moreno Capella ha ribadito che l’imputato ha approfittato dello stato completamente alterato della ragazza per fare sesso, macchiandosi del reato di atti sessuali con persone incapaci di discernimento o inette a resistere. Tutte le testimonianze convergono sul fatto che la giovane non si reggeva in piedi. Chiesta dunque la conferma della condanna. Per l’avvocato Niccolò Giovanettina, che ha chiesto l’assoluzione, tutte queste testimonianze dicono invece che sì, lei era KO a causa dell’alcol, ma nessuna con riferimento ai momenti precedenti il rapporto sessuale. Quanto raccolta dall’inchiesta direbbe che il malessere è relativo solo ai momenti che hanno seguito l’uscita dal bagno, mentre in precedenza sarebbe stata ancora allegra ma capace di ragionare. La Corte deciderà prossimamente, mentre il protagonista si è detto stanco, desiderando solo che questa storia si chiuda per sempre.

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