Sotto la lente

Sette matrimoni in vent'anni

Bellinzonese e valli: dal 2004 sono nati, nell’ordine, i nuovi Comuni di Acquarossa, Cadenazzo, Blenio, Faido (in tre tappe), Serravalle, Bellinzona e Riviera – La Leventina, un po’ restia a unirsi, potrebbe rifarsi il prossimo 26 novembre: al voto i progetti fra Bodio e Giornico e Quinto e Prato
Ambrì. © CdT/Gabriele Putzu
Alan Del Don
23.09.2023 06:00

Sette nuovi Comuni in un ventennio e 47 che sono «spariti». E due consiglieri di Stato (Luigi Pedrazzini e Norman Gobbi) che si sono succeduti alla testa del Dipartimento delle istituzioni (DI), che fra i vari dossier si occupa anche di quello delle aggregazioni. Nel Bellinzonese e valli dal 2004 sono venuti alla luce - nell’ordine - Acquarossa, Cadenazzo, Blenio, Faido (in tre tappe), Serravalle, Bellinzona e Riviera. Il 26 novembre prossimo potrebbero aggiungersi ulteriori due nomi all’elenco, entrambi in una valle, la Leventina, che finora è stata un po’ restia ad unirsi. Quella domenica si terranno le votazioni consultive relative ai progetti Bodio-Giornico e Prato Leventina-Quinto. Allo stato attuale non si sono palesati pubblicamente dei contrari ai rispettivi matrimoni; i Municipi e i Consigli comunali sono favorevoli alle nozze, naturalmente ben viste pure dalla Sezione degli enti locali e dal DI.Qualora dalle urne uscissero due sì, le prime storiche elezioni si terrebbero nell’aprile 2025.

I tre raggi di sole

C’è una valle, quella di Blenio, che ha creduto eccome nelle aggregazioni. Ad aprire le danze è stato Acquarossa, paese nato nel 2004 dall’unione fra Castro, Corzoneso, Dongio, Largario, Leontica, Lottigna, Marolta, Ponto Valentino e Prugiasco. Due anni più tardi, nel 2006, è stata la volta di Blenio, frutto della fusione tra Aquila, Campo Blenio, Ghirone, Olivone e Torre. L’ultimo tassello, nel distretto, è stato quello di Serravalle, realtà dal 2012. Il matrimonio ha interessato Malvaglia (sponda sinistra), Ludiano e Semione (sponda destra). In otto anni, dunque, il tempo di due legislature, nella valle del Sole sono spuntati tre raggi. Il bilancio, dopo qualche titubanza iniziale, è positivo. Fatta eccezione per il nuovo Centro sci nordico di Campra che fatica ad ingranare la quinta marcia, sono però finora mancati i grandi progetti. Attesi, va detto, per i prossimi anni. Pensiamo al rilancio del Polisport di Olivone ed al complesso turistico-alberghiero Sun Village previsto ad Acquarossa nonché alla destagionalizzazione degli impianti di risalita.

In Leventina ci si è mossi solo a... metà. Ben tre le votazioni consultive (2005, 2011 e 2015) che hanno portato a rafforzare la posizione di Faido, dopo un primo tentativo andato a vuoto nel 2004. Si è così dato addio man mano agli ex Comuni di Calonico, Chiggiogna, Rossura, Anzonico, Calpiogna, Campello, Cavagnago, Chironico, Mairengo, Osco, Sobrio e allo stesso Faido.

Dopo un secolo

Nel Bellinzonese la stura l’ha data, dopo un secolo, Cadenazzo nel 2005 (unione con Robasacco). Per trovare altre aggregazioni nel distretto di Bellinzona bisogna infatti tornare indietro di anni ed anni, nella fattispecie: matrimonio fra Arbedo e Castione (1820), tra Giubiasco e Vallemorobbia in Piano (1867) e nel 1907 fra Bellinzona, Carasso, Daro e Ravecchia. Un’altra epoca. La Città, quella che conosciamo oggi, è nata con le elezioni del 2017 ed è composta dai quartieri di Camorino, Claro, Giubiasco, Gnosca, Gorduno, Gudo, Moleno, Monte Carasso, Pianezzo, Preonzo, Sant’Antonio e Sementina oltre a quello della Turrita. Lo stesso giorno, era il 2 aprile, il Cantone Ticino ha dato il benvenuto a Riviera dopo la fusione tra Cresciano, Iragna, Lodrino ed Osogna.

Alle urne pure per il nome

Il 26 novembre prossimo gli aventi diritto di voto di Bodio, Giornico, Quinto e Prato Leventina saranno chiamati ad esprimersi sulla nascita dei rispettivi nuovi Comuni che prenderebbero il nome di «Giornico» e di «Quinto» o «Quinto-Prato». In quest’ultimo caso, infatti, la popolazione dovrà scegliere anche la denominazione. Complessivamente i probabili futuri enti locali conteranno poco più di 3.000 abitanti, rispettivamente 1.700 e 1.350.

Le serate informative

Lunedì 25 settembre alle 20, nella sala multiuso di Bodio, si terrà la serata informativa sul progetto aggregativo fra Bodio e Giornico. Interverrà anche il direttore del Dipartimento delle istituzioni Norman Gobbi. In alta valle Leventina sono previste tre serate. Eccole: giovedì 28 settembre alle 20 nell’aula magna delle scuole di Ambrì (presente anche Norman Gobbi); giovedì 5 ottobre alle 20 al Salone Tremorgio a Rodi; e mercoledì 11 ottobre alle 20 ancora alle scuole di Ambrì.