Lutto

Si è spenta Alice Moretti

Cittadina onoraria di Melide, aveva da poco compiuto 100 anni - Tra le prime deputate elette in Gran Consiglio nel 1971, vi restò per le quattro legislature tra le fila del PLR - È stata in prima linea per la causa femminista sin dagli anni Quaranta
© CdT/Archivio
Lidia Travaini
06.02.2022 18:08

«Quando ho cominciato ad occuparmi del voto alle donne, nel mondo solo la Svizzera e lo Yemen non lo concedevano...». Alice Moretti ce lo aveva spiegato poco più di 10 anni fa, quando l’abbiamo incontrata e intervistata per il suo 90.esimo compleanno. Ci aveva accolti in piena forma a Melide, a casa sua.

La notizia del suo decesso è giunta oggi nel tardo pomeriggio. E subito ha suscitato grande cordoglio. Ricordare Alice Moretti non può prescindere dall’evocare il suo grande impegno per la causa femminista, per cui è stata in prima linea sin dagli anni Quaranta. «Nel ‘69 ce l’abbiamo fatta: li abbiamo presi per sfinimento...», ci aveva confidato sempre in quell’occasione, parlando del suffragio femminile e del lungo percorso fatto prima di ottenerlo. Classe 1921, Moretti fu eletta in Gran Consiglio tre anni dopo, nel 1971, alla prima occasione (per le donne, le elette furono undici).

Dalla formazione, al turismo

In Gran Consiglio ci sedette per quattro legislature, sotto la bandiera del PLR. «Dal 1971 al 1987 Alice Moretti si interessò a questioni riguardanti la scuola e la formazione professionale, il risanamento delle acque dei laghi, il turismo e a problematiche locali e regionali. Dal 1981, non essendo più attiva professionalmente, poté dedicare più tempo ai lavori commissionali. Nel 1983, fu candidata al Consiglio di Stato», si legge nella sua biografia redatta dall’Associazione Archivi Riuniti delle Donne Ticino (AARDT). Alcuni suoi interessi politici erano legati alla sua professione: era infatti maestra. Insegnò a Morcote, a Viganello, ma anche a Lugano.

Ma anche musica e cultura

I suoi interessi però si allargavano anche ad altri campi, come quelli sociale e culturale. «La professoressa Moretti, donna colta e stimata, si distinse in altri ambiti - scrive sempre l’AARDT -. Nel 1964 fu cofondatrice del Circolo Liberale di cultura Carlo Battaglini, nel 1976 ne assunse la presidenza per quattro anni. Per molti anni presiedette la sezione del Partito liberale-radicale di Melide e la Pro Melide, fu attiva nel Consiglio d’amministrazione dell’Ente turistico del Ceresio. La manifestazione concertistica “Ceresio Estate” può considerarsi una sua creatura: un impegno durato trent’anni per portare proposte musicali di qualità nelle località del Ceresio, puntando sul decentramento dell’offerta culturale. Alice Moretti fu pure fondatrice del Soroptimist Club Lugano, attiva nel Comitato della Federazione Ticinese delle Società Femminili (oggi FAFTPlus), nella Commissione programmi della RSI e nell’Associazione Scrittori della Svizzera italiana e persino prima donna chiamata nell’Ordine dei Grancoppieri del Ticino». Nel 2019 il Municipio di Melide le conferì la cittadinanza onoraria.

«Cara maestra, ti scrivo»

«Cara maestra Alice, oggi 19 giugno 2021 compi cento anni, auguri carissimi, accompagnati da un grande grazie - scriveva così, solo pochi mesi fa, l’ex deputato PLR Abbondio Adobati in un ricordo pubblicato sul Corriere del Ticino -. Ti ho avuta docente dalla quinta elementare alla seconda maggiore, nell’aula al piano superiore delle scuole di Morcote, quelle che noi ex chiamiamo «università di S. Antonio». Ogni giorno venivi da Melide, prima in bicicletta e poi con la piccola vettura che posteggiavi in piazza Grande. Insegnavi contemporaneamente a 4 classi dalla 5 elementare alla terza maggiore. Eri docente unica di 50 allievi, occupandoti di tutte le materie. Le insegnavi bene e ne abbiamo tratto profitto, ma i tuoi allievi hanno soprattutto appreso da te come affrontare la vita, da cittadini partecipi, pronti oltre che a ricevere anche a dare. La seconda guerra mondiale era appena finita e quando ci insegnavi la civica con il supporto del libro «Frassineto» ci parlavi dei valori della democrazia, delle nuove spinte ideali che nella distrutta Europa propugnavano collaborazione e sviluppo».