Locali notturni

Si riaccendono le luci (rosse) all’Iceberg di Pazzallo

Chiuso dal 2016, il night club ha riaperto negli scorsi giorni dopo essere stato acquistato dal gruppo che gestisce anche il vicino Moulin Rouge - Il direttore: «Il settore è in crisi ma non ci lamentiamo»
©CDT/Gabriele Putzu
John Robbiani
20.11.2019 06:00

Un nome storico dell’universo a luci rosse luganese è tornato. L’Iceberg, chiuso per anni, ha riaperto recentemente i battenti andando a completare il «quartiere a luci rosse» di Pazzallo al fianco dell’Oceano e del Moulin Rouge. Nel maggio dell’anno scorso lo stabile era stato acquistato all’asta (per 3,5 milioni di franchi) dal gruppo che gestisce anche il Moulin Rouge e Casa Yasmine di Castione e ora, dopo un piccolo restyling, il postribolo ha riaperto al pubblico.

«Qualche piccolo ritocco»

«Abbiamo fatto qualche piccolo ritocco estetico all’interno - ci ha spiegato il direttore e gestore del locale a luci rosse - ma mantenendo inalterato l’immobile. Al primo piano c’è dunque un locale per incontri, mentre ai piani superiori si trovano 16 mini appartamenti». Al momento ci lavorano 12 ragazze, che possono arrivare a 18 durante i weekend.

Prepararsi alla nuova Legge

Entro gennaio, come noto, tutti i locali a luci rosse del Ticino dovranno adeguarsi alla nuova legge sulla prostituzione (LProst). «Per la riapertura dell’Iceberg - ci spiega il gestore - abbiamo ottenuto i necessari permessi dalla Città e dal Cantone e ora stiamo ultimando la procedura che ci permetterà di essere in regola anche con la nuova Legge. Già oggi per esempio restiamo aperti dalle 14 alle 3 di notte e solo nei giorni di maggiore affluenza chiudiamo alle 4 del mattino».

«Meno clienti d’un tempo»

Il settore della prostituzione in Ticino è, a detta di molti (e di quasi tutti gli «addetti ai lavori») in crisi. L’operazione domino, con cui Polizia e Ministero pubblico a partire dal 2012 hanno drasticamente contenuto il fenomeno, ha lasciato il segno e al resto ci ha probabilmente pensato il periodo di bassa congiuntura in Italia (da dove arriva buona parte dei clienti). «C’è sì crisi - ci spiega il gestore dell’Iceberg - e rispetto per esempio a tre anni fa, quando gestivo il Moulin Rouge, si vedono meno clienti. Ma noi non ci possiamo lamentare».

Fugati vecchi dubbi

Come detto l’immobile, che fino al 2016 ospitava una «discoteca», è stato acquistato all’asta l’anno scorso per 3,5 milioni di franchi. I nuovi proprietari, così ci avevano detto, all’inizio non erano certi di voler riaprire il postribolo e l’operazione era servita da una parte a garantire dei posteggi al vicino Moulin Rouge e, dall’altra, anche probabilmente a evitare che un gruppo «concorrente» acquistasse il palazzo e ci aprisse un postribolo. «Ancora non abbiamo completamente deciso - ci aveva spiegato subito dopo l’asta uno dei rappresentanti del gruppo - e stiamo valutando la situazione. Bisogna per esempio valutare se davvero avere due postriboli uno vicino all’altro sia la soluzione migliore». Durante l’asta dell’immobile l’ufficiale dei fallimenti aveva reso noto l’ammontare della voragine creata dai precedenti gestori (la New Prisma Group SA di Lugano). Voragine che si aggira attorno agli 8 milioni di franchi. L’Iceberg come detto aveva chiuso i battenti nel giugno del 2016 e già nel 2014, per un po’ di tempo, il locale era rimasto chiuso per l’insolvenza della società che lo gestiva (che poi era stata ricapitalizzata) .

La situazione in città

Lugano resta il principale centro della prostituzione in Ticino. Tre come detto i locali a erotici nel solo quartiere a luci rosse di Pazzallo, mentre non lontanto (a Pambio-Noranco) si trova il Bamboo Club (l’ex Corona). Locale erotico, quest’ultimo, che però potrebbe presto chiudere visto che è prevista l’edificazione di un centro commerciale (il cantiere inizierà qualora verranno risolte le opposizioni inoltrate da alcuni vicini). Nel luganese, a Ponte Cremenaga, è poi ancora presente anche il Calypso 2.