Siciliano: attenuanti insufficienti

Motivazione del carcere a vita per l'assassino di Obino
Red. Online
23.07.2011 06:22

CASTEL SAN PIETRO-OBINO - «A fronte di una colpa di tale gravità, le conclusioni della prima Corte secondo cui le circostanze attenuanti riconosciute non erano atte, per qualità, ad incidere in modo significativo sulla pena, non presta il fianco a critica alcuna»: è questo uno dei passaggi fondamentali della sentenza della Corte di appello e di revisione penale che ha confermato la condanna al carcere a vita per Marco Siciliano, il 34enne fisioterapista che il 25 marzo 2010 uccise la moglie incinta Beatrice Sulmoni nella loro casa di Obino, frazione di Castel San Pietro. Le motivazioni della sentenza in un documento di 39 pagine.