Rimborsi

Sindaci del Luganese, ma quanto ci costate?

Regolamenti comunali alla mano abbiamo scoperto che c’è chi guadagna poco più di 200 franchi al mese e chi 3.000 – Ma quanto «pesa» l’onorario sulla popolazione? Per alcuni il prezzo di un caffé bevuto al bar, per altri un pranzo al ristorante
Stefano Lippmann
03.12.2021 06:00

La prossima volta che andrete al bar o in pizzeria, pensate un po’ anche al sindaco del vostro Comune. Se abitate a Caslano, ad esempio, sappiate che con il corrispettivo di un caffé avrete già pagato per un anno intero il capo dell’Esecutivo. Se, invece, abitate a Vernate, dovrete quantomeno sborsare il prezzo di una pizza (con un po’ di farcitura). Scherzi a parte: vi siete mai chiesti quanto «guadagna» il sindaco del paese in cui risiedete? La cifra, in realtà è tutto meno che un segreto. Basta infatti «spulciare» il Regolamento comunale e, alla voce, emolumenti, trovate il corrispettivo rimborso annuale (con le varie indennità di rappresentanza o per ogni riunione di Municipio alla quale partecipa). Abbiamo voluto analizzare i vari regolamenti, allo scopo di stilare una classifica con due criteri: il rimborso annuale e il costo pro capite (ovvero l’ammontare percepito diviso il numero degli abitanti del Comune). E le sorprese non sono mancate.

I Paperoni...

Al netto di qualsiasi possibile criterio in merito alla mole di lavoro, al territorio da gestire, al numero di dipendenti o all’attività politica, il sindaco che percepisce il maggior rimborso nel Distretto – senza contare la Città di Lugano – è Andrea Pellegrinelli di Capriasca. Nel suo caso, il Regolamento comunale prevede un emolumento calcolato al 40% di un possibile salario di 90.000 franchi. Dunque: 36.000 franchi. Al secondo posto Andrea Bernardazzi (Collina d’Oro) con 35.000 e sul gradino più basso del podio troviamo Eolo Alberti (Bioggio) con 25.200 franchi all’anno. Al quarto posto Troviamo Giovanni Bruschetti (Massagno), il quale guadagna 20.000 franchi all’anno. Seguono, con 18.000 franchi, Alex Farinelli e Pietro Solcà (Comano rispettivamente Monteceneri). La top 10 si completa con Thierry Morotti (Agno, 16.000), Ettore Vismara (Paradiso, 15.000), Franco Citterio (Porza, 14.000) e, infine, Antonella Meuli (Sorengo, 14.000).

...e i Paperini

Nel Distretto, con particolare concentrazione nel Malcantone, c’è anche chi viene rimborsato con poco più di 200 franchi al mese. È il caso della sindaca di Neggio (322 abitanti) Antonella Notari che in «busta paga comunale», alla fine dell’anno, si trova 2.500 franchi. Poco più, 3.000 franchi, li guadagna Enzo Zanotti a Cademario. Vi sono poi Marco Marcozzi (Miglieglia, 4.000), Roberto Citterio (Magliaso, 4.000) e Pietro Lisdero (Ponte Capriasca, 4.500). A chiudere il fondo della graduatoria vi sono diversi capi dell’Esecutivo con 5.000 franchi: Matteo Patriarca (Pura), Alessandro Cedraschi (Origlio), Verena Hochstrasser (Muzzano), Tiziano Belloni (Bedigliora) ed Emanuele Stauffer (Arogno).

Dal caffé alla pizza

Detto dei rimborsi a livello generale, abbiamo voluto anche rapportare il dato alla popolazione effettiva del Comune nel quali i sindaci sono in carica. Un semplice calcolo – emolumento diviso il numero di cittadini – per comprendere quanto costi, per ogni abitante, il proprio capo dell’Esecutivo: un costo pro capite, se così vogliamo definirlo. Stando alle cifre, i cittadini di Vernate (sono 599, stando ai dati del 31 dicembre 2020) sono quelli che, con 16,69 franchi all’anno, danno il contributo maggiore. Insomma, più o meno il prezzo di una pizza. Per Grancia, invece, il singolo abitante «sborsa» 12,58 franchi per Paolo Ramelli. Curioso il caso di Miglieglia: avevamo detto che era uno dei meno pagati ma se lo paragoniamo al numero di abitanti arriviamo a 12,35 franchi pro capite. Per il quarto e quinto posto ci spostiamo a sud del ponte diga dove Jean-Claude Binaghi (Maroggia) e Andrea Incerti (Bissone) «ricevono» da ogni compaesano 11,02, rispettivamente 10,55 franchi. Il sindaco più a «buon mercato» nel Luganese risulta essere Emilio Taiana a Caslano: il prezzo di un caffé (2,31 franchi) se dividiamo i 10.000 franchi di compenso per i 4.327 abitanti. Dieci centesimi in più per Pietro Lisdero (Ponte Capriasca), 2 franchi e cinquanta per Roberto Citterio. Singolare anche il caso di Giovanni Bruschetti a Massagno: in termini generali è uno dei sindaci più pagati (20.000 franchi all’anno), ma se calcoliamo la popolazione (6.277 anime), il «costo» a testa è di 3,19 franchi.

Gli assenti

All’appello, va detto, mancano alcuni Comuni. Per Aranno, Curio e Vico-Morcote non siamo riusciti a visionare il Regolamento comunale. V’è poi Astano, che al momento è amministrato da un gerente. Infine Tresa, neonato comune. Il sindaco Piero Marchesi ci ha spiegato che il Regolamento comunale sarà approvato a breve in Consiglio comunale. Ma sulle cifre, bocche cucite.

Lugano: paga alta, costo basso

In Città il discorso cambia. A Lugano, che conta oltre 62.000 abitanti, Il grado di occupazione del sindaco è del 60%. Per calcolare l’onorario si fa riferimento allo stipendio massimo della classe 25 della scala degli stipendi prevista dal Regolamento organico: quindi 214.484,95 franchi (compresa la tredicesima mensilità). Dunque circa 128.000 franchi. Guardando la cifra pro capite ci accorgiamo quanto (poco) costa Michele Foletti alla collettività: 2,06 franchi.