Monte brè

Sono pronte a spuntare le modine del resort di lusso

La Aedartis AG ha completato la documentazione necessaria alla domanda di costruzione per il Borgo Miranda – Pubblicazione a breve se il materiale fornito sarà conforme – Ma il no alla licenza è ormai quasi certo vista la Zona di pianificazione
Il progetto del resort prevede anche, ma non solo, la realizzazione di nuovi rustici, con 53 appartamenti. ©aedartis ag
Barbara Gianetti Lorenzetti
Barbara Gianetti Lorenzetti
19.10.2020 06:00

Finora lo avevamo visto solamente sulla carta, ma presto la sua diventerà una presenza fisica e concreta nel territorio. Spunteranno infatti a breve – si parla probabilmente di un mese, se non addirittura di qualche settimana – le modine che delimiteranno nello spazio i contorni del resort di lusso voluto dalla Aedartis AG sul Monte Brè sopra a Locarno. E questo proprio mentre la Città (come anticipato giovedì dal Corriere del Ticino) sta avviando la procedura che dovrebbe portare ad un inasprimento dei parametri pianificatori nell’area, secondo i criteri contenuti nell’iniziativa popolare comunale promossa e riuscita lo scorso anno. Nonostante, dunque, la levata di scudi contro il progetto e la Zona di pianificazione (ZP, volta a «congelare» il comparto in attesa delle nuove regole) istituita dal Municipio locarnese, i promotori del complesso alberghiero-residenziale Borgo Miranda hanno deciso di andare avanti con la procedura e hanno completato proprio in questi giorni la necessaria documentazione.

Decisione a sorpresa
Che, un po’ a sorpresa, la Aedartis AG avesse deciso di non demordere anche dopo l’entrata in vigore della ZP, lo avevamo annunciato nello scorso luglio da queste colonne. A quell’epoca la Divisione urbanistica e infrastrutture della Città aveva invitato i promotori del progetto a completare la documentazione che questi ultimi avevano depositato a febbraio, inoltrando la domanda di costruzione. Il dossier era infatti risultato in parte non conforme e in parte incompleto. Segnalando le mancanze alla Aedartis, la Città non aveva mancato di rendere nuovamente attenta la società di oltre Gottardo sull’istituzione della Zona di pianificazione, che resterà in vigore per i prossimi cinque anni. Ciò nonostante i promotori del Borgo Miranda avevano manifestato l’intenzione di completare la documentazione necessaria e così hanno fatto proprio in questi giorni.

Dossier di nuovo al vaglio
Ora il dossier tornerà al vaglio dei competenti uffici comunali. Se risulterà esaustivo e ineccepibile, il Municipio avrà la facoltà di mandare avanti la procedura, pubblicando ufficialmente il progetto in questione. E mentre l’annuncio apparirà agli albi comunali (fisici e digitali), nell’area del Monte Brè interessata dal complesso alberghiero-residenziale faranno la loro apparizione le modine. Cosa che permetterà di farsi un’idea concreta dell’impatto dell’opera sul territorio montano locarnese. L’operazione potrebbe avvenire, come detto, ancora nell’arco di un mese, se non addirittura di qualche settimana.
Fin qui nulla di eccezionale, visto che – di fatto – la domanda di costruzione della Aedartis AG sta seguendo il normale iter adottato in questi casi. Ciò che lascia invece piuttosto perplessi è il fatto che l’esito della procedura (fra l’altro relativamente costosa) è ormai già ora praticamente scontato. Difficile, infatti, che il progetto possa superare l’esame, pur essendo stato allestito – secondo i suoi stessi promotori – rispettando le norme vigenti. Al di là del fatto che la Zona di pianificazione «congela», di fatto, l’attività edificatoria nel comparto per il prossimo quinquennio, nel contempo è iniziata procedura per la modifica dell’attuale pianificazione come auspicato dagli iniziativisti di Salva Monte Brè. Tenendo conto di tutto ciò, è quindi difficile che il Municipio cittadino possa concedere la licenza edilizia alla Aedartis AG per la realizzazione del resort Borgo Miranda così come concepito.

La Commissione al lavoro
Nel frattempo la Città sta guardando oltre e – seguendo la procedura dettata dall’iniziativa popolare comunale, alla cui origine vi è proprio il progetto per il Borgo Miranda – ha affidato il compito alla Commissione del Piano regolatore del Legislativo di cominciare ad esaminare la questione, con l’obiettivo di arrivare ad una soluzione pianificatoria volta ad un restringimento delle attuali norme, così come auspicato nel testo generico redatto dagli iniziativisti. Con modalità, fra l’altro, del tutto inedite a livello cantonale, visto che mai, fino ad ora, in Ticino, era toccato ad un organismo del Legislativo elaborare una variante di Piano regolatore.