Chiasso

Sopralluogo del Comune: il condominio è inagibile

Gran parte dell’immobile La Corte del Sole, affacciato su via Interlenghi, è stata giudicata inabitabile – Una struttura che è al centro delle attenzioni anche di Pretura e Ministero pubblico: nei confronti del precedente amministratore è stata avviata un’inchiesta per amministrazione infedele
©Gabriele Putzu
Stefano Lippmann
26.03.2025 06:00

La presente decisione è immediatamente esecutiva e l’eventuale ricorso non ha effetto sospensivo». Ci sono importanti novità in merito al condominio La Corte del Sole, stabile che si affaccia su via Interlenghi a Chiasso. Uno stabile che è finito anche al centro delle attenzioni del Ministero pubblico.

Ebbene: il Municipio di Chiasso, negli scorsi giorni, ha decretato l’inagibilità di gran parte del condominio. La parte, per intenderci, riconducibile sostanzialmente a due società. Stando a quanto abbiamo potuto verificare lo scorso 27 febbraio, a seguito di una segnalazione della Polizia comunale di Chiasso, le autorità hanno deciso di effettuare un sopralluogo. Quanto osservato non lascia spazio a dubbi: «Diversi appartamenti presentano gravi problemi di umidità, di disordine generale e di sicurezza». E poi, ancora: «Le parti comuni non rispettano le prescrizioni antincendio». Infine: «Gli appartamenti sono privi di riscaldamento e acqua calda sanitaria». A ciò si aggiunge il fatto che, nelle scorse settimane, parte del soffitto di una parte comune è parzialmente crollato. Non mancano infiltrazioni d’acqua, muffe varie, materiali e mobili depositati (o meglio abbandonati) e pure maniglie chiaramente rotte delle porte d’entrata di alcuni appartamenti.

Una situazione, evidentemente, insostenibile che ha portato il Municipio di Chiasso a ordinare, appunto, la revoca dell’abitabilità e dell’agibilità di gran parte dell’immobile (contro la decisione è possibile ricorrere, entro 30 giorni, al Consiglio di Stato). La sicurezza delle persone, insomma, non è garantita.

In Pretura...

Lo stato in cui versa La Corte del Sole, però, non è l’unico problema che affligge chi abita nell’immobile e chi, da qualche mese lo amministra. Nei confronti delle due società citate – proprietarie di buona parte degli appartamenti – sono stati inoltrati altrettanti precetti esecutivi. E la questione è giunta pure sulla scrivania del pretore Matteo Salvadé il quale, dopo un’udienza alla quale i rappresentanti delle due società non si sono presentati, ha confermato «l’esistenza di arretrati nei pagamenti degli oneri condominiali previsti dal regolamento». In sostanza, è emerso che la precedente amministrazione condominiale non aveva fatto fronte alle varie spese (come ad esempio la manutenzione e le coperture assicurative).

Proprio per questi motivi, abbiamo appreso, è stato dato ordine all’Ufficiale del registro fondiario di Mendrisio di procedere all’annotazione di un’ipoteca legale provvisoria a favore della Comunione dei comproprietari del condominio.

Ci siamo quindi rivolti alla società che oggi è subentrata nell’amministrazione del condominio. Società che, a nostra precisa domanda, ci ha confermato che «il condominio versa in uno stato di insolvenza con ingenti debiti verso terzi». Ciò è dovuto – ci viene spiegato – «alla mancanza di entrate dei fondi necessari per la copertura delle spese sin qui riconosciute e quelle correnti». E, soprattutto, questo stato delle cose «pregiudica i lavori da effettuare alle parti comuni dell’immobile».

...e in Procura

Una situazione, l’abbiamo anticipato, piuttosto delicata e problematica. Che è arrivata anche al Ministero pubblico. Nell’articolo del 3 dicembre avevamo dato notizia del fatto che il precedente amministratore – un noto avvocato – era stato denunciato.

Il procuratore pubblico Andrea Gianini, a seguito di quanto segnalato al Ministero pubblico, ha aperto un’inchiesta e l’avvocato – oltre ad essere già stato ascoltato – al momento risulta essere indagato per amministrazione infedele.