Iniziativa

Spazi per la Giustizia, perché non Chiasso?

Perché non insediare il Palazzo di giustizia nello stabile ex Credit Suisse della cittadina di confine? Una petizione interpartitica chiede al Cantone di considerare l'opzione
© CdT/Gabriele Putzu
Lidia Travaini
31.01.2025 12:14

Le proposte giunte sul tavolo del Cantone nell’ambito del bando per identificare spazi per la Giustizia ticinese sono 38, a Lugano ma non solo. A queste se ne aggiunge però una dell’ultimo minuto. Ed è una proposta chiassese. Anzi, per ora non è una proposta formale, ma piuttosto un invito a considerare lo stabile ex Credit Suisse di Chiasso come una valida opzione sul tavolo.

L’invito giunge dalla politica locale e ha la forma di una petizione. Il suo titolo: «Petizione al Consiglio di Stato e al Gran Consiglio per chiedere la presa in considerazione dello stabile ex Credit Suisse di Chiasso quale nuova sede del Palazzo di giustizia ticinese». Un titolo che è anche l’obiettivo dichiarato. «La votazione del 9 giugno 2024 sulla possibilità di acquistare lo stabile EFG di Lugano è stata chiara – si premette nel testo firmato da Christian Colombo (PLR), Davide Rampoldi (PLR), Amedeo Mapelli (Il Centro), Claudio Schneeberger (Lega) e Kavashar Ratnam (US-I Verdi)–: i cittadini ticinesi, considerata la difficile situazione finanziaria del nostro Cantone, vogliono allocare al meglio le risorse economiche, ottimizzando spese e investimenti».

Vuoto da domani

Gli occhi del Cantone, secondo i promotori, dovrebbero posarsi sullo stabile in centro a Chiasso che ospitava Credit Suisse per più motivi. «L’importo che UBS (attuale proprietaria dopo la fusione tra le banche, ndr) richiede per questo stabile, che è sicuramente inferiore al valore reale dell’immobile, si discosta di decine di milioni dall’offerta di EFG per l’acquisto dello stabile di Lugano bocciata in votazione popolare», si spiega ad esempio. Inoltre: «Il palazzo ex Credit Suisse di Chiasso è un palazzo di assoluto prestigio, rinnovato nel 2019, con un investimento di circa 10 milioni». Oggi però è vuoto (tecnicamente lo sarà da domani 1. febbraio) perché i dipendenti ex Credit Suisse sono stati trasferiti in parte a Palazzo Mercurio a Chiasso e in parte a Manno. «Voci ufficiose dicono che la direzione di UBS è intenzionata a mettere sul mercato lo stabile per un costo stimato tra i 20 e i 30 milioni di franchi», si aggiunge prima di citare un altro motivo per cui quell’ubicazione sarebbe ideale per «insediare il Palazzo di giustizia ticinese o parte di esso»: la posizione strategica vicina alle vie di comunicazione e alla stazione.

Come anticipato, quello messo nero su bianco dai rappresentanti del mondo politico chiassese è un invito. Difficile, aggiungiamo noi, dire se il suggerimento sia formulato in tempo utile. La grida, o pubblica raccolta di proposte, promossa dal Cantone per identificare potenziali spazi per la Giustizia mirava, era stato spiegato, a ampliare il ventaglio delle potenziali superfici a disposizione. Parole che sembrano aprire uno spiraglio per Chiasso, pronunciate però ormai due mesi fa.

La petizione può essere sottoscritta fino a metà marzo, online oppure tramite formulario cartaceo.