Spazi per la Giustizia, perché non Chiasso?
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Le proposte giunte sul tavolo del Cantone nell’ambito del bando per identificare spazi per la Giustizia ticinese sono 38, a Lugano ma non solo. A queste se ne aggiunge però una dell’ultimo minuto. Ed è una proposta chiassese. Anzi, per ora non è una proposta formale, ma piuttosto un invito a considerare lo stabile ex Credit Suisse di Chiasso come una valida opzione sul tavolo.
L’invito giunge dalla politica locale e ha la forma di una petizione. Il suo titolo: «Petizione al Consiglio di Stato e al Gran Consiglio per chiedere la presa in considerazione dello stabile ex Credit Suisse di Chiasso quale nuova sede del Palazzo di giustizia ticinese». Un titolo che è anche l’obiettivo dichiarato. «La votazione del 9 giugno 2024 sulla possibilità di acquistare lo stabile EFG di Lugano è stata chiara – si premette nel testo firmato da Christian Colombo (PLR), Davide Rampoldi (PLR), Amedeo Mapelli (Il Centro), Claudio Schneeberger (Lega) e Kavashar Ratnam (US-I Verdi)–: i cittadini ticinesi, considerata la difficile situazione finanziaria del nostro Cantone, vogliono allocare al meglio le risorse economiche, ottimizzando spese e investimenti».
Vuoto da domani
Gli occhi del Cantone, secondo i promotori, dovrebbero posarsi sullo stabile in centro a Chiasso che ospitava Credit Suisse per più motivi. «L’importo che UBS (attuale proprietaria dopo la fusione tra le banche, ndr) richiede per questo stabile, che è sicuramente inferiore al valore reale dell’immobile, si discosta di decine di milioni dall’offerta di EFG per l’acquisto dello stabile di Lugano bocciata in votazione popolare», si spiega ad esempio. Inoltre: «Il palazzo ex Credit Suisse di Chiasso è un palazzo di assoluto prestigio, rinnovato nel 2019, con un investimento di circa 10 milioni». Oggi però è vuoto (tecnicamente lo sarà da domani 1. febbraio) perché i dipendenti ex Credit Suisse sono stati trasferiti in parte a Palazzo Mercurio a Chiasso e in parte a Manno. «Voci ufficiose dicono che la direzione di UBS è intenzionata a mettere sul mercato lo stabile per un costo stimato tra i 20 e i 30 milioni di franchi», si aggiunge prima di citare un altro motivo per cui quell’ubicazione sarebbe ideale per «insediare il Palazzo di giustizia ticinese o parte di esso»: la posizione strategica vicina alle vie di comunicazione e alla stazione.
Come anticipato, quello messo nero su bianco dai rappresentanti del mondo politico chiassese è un invito. Difficile, aggiungiamo noi, dire se il suggerimento sia formulato in tempo utile. La grida, o pubblica raccolta di proposte, promossa dal Cantone per identificare potenziali spazi per la Giustizia mirava, era stato spiegato, a ampliare il ventaglio delle potenziali superfici a disposizione. Parole che sembrano aprire uno spiraglio per Chiasso, pronunciate però ormai due mesi fa.
La petizione può essere sottoscritta fino a metà marzo, online oppure tramite formulario cartaceo.