Lugano

«Spostiamo l’ex magazzino AIL»

La municipale Cristina Zanini Barzaghi suggerisce di salvare dalle ruspe la struttura sita via Lambertenghi per riutilizzarla altrove: «Smontarla e rimontarla costa probabilmente meno che demolirla: potrebbe per esempio ospitare un mercato coperto»
Federico Storni
18.11.2021 06:00

Il vecchio magazzino delle AIL in via Lambertenghi? Secondo la municipale Cristina Zanini Barzaghi potrebbe valere la pena salvarlo, spostandolo altrove e dandogli nuova vita: «Sono circa 400 metri quadri. Potrebbe per esempio ospitare un mercato coperto». Al momento il magazzino (nella foto) è destinato alla demolizione, per far spazio ad abitazioni a pigione moderata che verranno costruite dalla cooperativa Vivere Lambertenghi, per cui si attende a mesi il concorso di progettazione.

Riutilizzo sistematico

Zanini Barzaghi, capodicastero Edilizia pubblica, aveva ventilato l’idea di spostare l’ex magazzino nel corso dell’ultima seduta di Consiglio comunale. «L’idea mi è venuta perché sono stata a un congresso d’ingegneria oltralpe (la municipale è attiva professionalmente in quest’ambito, ndr.) dove si parlava di nuove strutture realizzate con elementi costruttivi provenienti da edifici demoliti. Così ho iniziato a riflettere su possibili oggetti presenti a Lugano potenzialmente interessanti per applicare questo concetto». Quali altri esempi, oltre all’ex magazzino, Zanini Barzaghi cita l’attuale sede della DSU a Cornaredo e - premesso che il voto confermi il Polo sportivo – la tribuna monte Bré dello stadio e i magazzini al Maglio.

Operazioni simili a Lugano sono già state fatte occasionalmente: la passerella sopra il Cassarate che si trovava alla foce è stata spostata al Ponte di Valle, con del legname di castagno d’avanzo si era creato l’arredo urbano temporaneo in via della Posta e le capriate lignee (la struttura portante dei tetti a falde) dell’ex asilo Ciani hanno trovato nuova vita nel Sopraceneri. La proposta di Zanini Barzaghi è quindi quella di analizzare sistematicamente, quando possibile, queste possibilità di trasformazione e riutilizzo.

Idea ancora embrionale

Tornando all’ex magazzino AIL, è bene ricordare che l‘idea è ancora allo stadio embrionale e non è ancora stata portata formalmente sul tavolo del Municipio. Sono necessari dapprima approfondimenti tecnici e finanziari. In ogni caso, la municipale intende attivare una collaborazione con il Dipartimento Costruzioni Ambiente e Design della SUPSI. «La carpenteria in legno storica dell’ex magazzino è interessante: potrebbe essere trasferita adattandola nelle sue dimensioni. Uno smontaggio e rimontaggio molto probabilmente è meno costoso della demolizione integrale e genera meno rifiuti edili».

Ma dove trasferirlo?

E, se il come è ancora tutto da definire, lo è a maggior ragione anche il cosa. L’ipotesi che possa ospitare un piccolo mercato coperto - prendiamola un secondo per acquisita - è particolarmente suggestiva, visto quanto il tema sia stato discusso a livello politico. Il Municipio ha detto che verrà presto indetto un concorso di architettura per la riqualificazione del piazzale ex scuole, probabilmente con l’indicazione di posare una struttura coperta leggera che possa forse anche ospitare un mercato. Mercato che il Legislativo aveva deciso andasse posizionato proprio lì. Inoltre c’è ancora sul tavolo una mozione di Giovanni Albertini (MTL) che propone di inserire il mercato coperto nel deposito ARL su via La Santa (proposta che Municipio e Commissione pianificazione raccomandano però di respingere). Vi è da capire se questo potrebbe essere uno dei potenziali luoghi dove trasferire l’ex magazzino.

Esempi svizzeri

In sostanza Zanini Barzaghi propone di applicare anche nel settore della costruzione il concetto di economia circolare: un sistema produttivo parsimonioso dove si recuperano i materiali dismessi, si riducono gli sprechi e si creano nuove occasioni di lavoro: «In Europa e in Svizzera interna vi sono già parecchi esempi virtuosi. Fra i pionieri vi sono lo studio d’architettura di Zurigo Baubüro in situ con i suoi progetti innovativi e l’impresa Syphon AG che già da tempo crea impieghi sociali per recuperare materiali edili da riutilizzare altrove».