Spuntano un migliaio di idee per valorizzare le cave di Arzo
In Ticino c’è un altro luogo del genere? C’è un luogo più affascinante per organizzare concerti, spettacoli teatrali o altri eventi all’aperto? Qualcuno dirà di sì, anche se siamo pronti a scommettere che le cave di Arzo rientrerebbero nella «top 5» di un’ipotetica classifica stilata in quest’ambito e in TripAdvisor godrebbero della dicitura «perle nascoste da scoprire». E ci scommette anche il Patriziato che - quasi esattamente due anni dopo la conclusione dei lavori di riqualifica e valorizzazione dell’area - ha deciso di creare una figura che avrà il compito di gestire gli eventi nei vari spazi (e sono molti: l’anfiteatro, il laboratorio, i bagni imperiali, l’area picnic Belvedere, il sentiero della pietra e anche le due brecce sedimentarie) e coordinare l’organizzazione di eventi pubblici e privati. Un compito affidato a Nathan Baetscher, tra l’altro coordinatore dell’Associazione CavaViva.
Film proiettati sulle pareti
Le cave hanno di sicuro un potenziale turistico e culturale (e sì, anche economico) non ancora completamente espresso. Basti pensare che già solo nel vicino Luganese non è che siano così conosciute. Fino a dove possono arrivare? Quanto possono diventare un punto di riferimento nell’offerta ticinese? «Già quando stavamo per concretizzare i lavori di valorizzazione - ci spiega il presidente del Patriziato Aldo Allio - l’obiettivo era di poter sfruttare al massimo le potenzialità di quest’area e le sue particolarità. Non credo che di anfiteatri di questo tipo ce ne siano molti». Ed è così che si è arrivati ad affidare a Baetscher il compito di gestire gli eventi. Questo anche e soprattutto per offrire a enti, persone, aziende o associazioni interessate a utilizzare l’area una persona di riferimento. Perché la volontà del Patriziato è proprio quella di promuovere le cave e aprirle al pubblico il più possibile. E di idee su cosa organizzare (oltre a quanto già oggi viene fatto) ad Arzo sono migliaia. «Concerti, teatro - illustra Allio - e io credo sarebbe bellissimo perfino un cinema all’aperto, con i film proiettati sulle pareti naturali».
E perfino un mercatino
«Noi siamo fiduciosi - continua il presidente del Patriziato - e abbiamo creato questi spazi sperando che ci siano più persone e associazioni che lo possano sfruttare, soprattutto tra la primavera e l’autunno. Io ci vedrei bene pure un mercatino». Eventuali interessati possono scrivere una mail a [email protected].
Teatro, sposini e concerti
Ma Baetscher cosa ha in mente? «Quel che vorrei - ci spiega - è fare delle cave, oltre che un luogo di promozione turistica, anche un luogo in cui vengono coinvolte associazioni, grandi e piccole. Si possono per esempio organizzare concerti di vario tipo, e anche un sistema di catering». Catering che tornerebbe utile per esempio per eventi aziendali. «Sono importanti anche quelli - ci conferma il neo coordinatore degli eventi alle cave - e già ne sono stati organizzati in passato». Eventi che oltretutto porterebbero introiti. Ma c’è altro. «È un luogo interessante per appuntamenti sportivi ed enogastronomici, mostre, spettacoli di comicità e perfino per i matrimoni». Compito di Baetscher sarà quello di organizzare un calendario ricco e variegato. «Provando - ci spiega - a differenziare l’offerta nei vari luoghi dell’area e a evitare che eventi simili tra di loro si accavallino».
E tanta storia
Ma le cave di Arzo sono anche storia. «Una cosa che vogliamo - ci spiega Baetscher - è far conoscere il territorio delle cave. Per diversi anni l’economia di Arzo si è basata sul marmo e trovo importante far rivivere questi ricordi. Attirare gente. Invitare e conoscere il luogo. E penso anche alla popolazione locale, che sarebbe bello vedere anche solo per una passeggiata o per portare a spasso il cane. Vogliamo far vivere le cave, e questo è anche lo scopo alla base della riqualifica progettata dell’architetto Sassi».
La promozione
Le cave dunque vogliono promuoversi e raggiungere un bacino maggiore di pubblico. Anche per questo nei prossimi mesi verrà lanciato un nuovo sito internet (sempre all’indirizzo www.cavediarzo.ch). «Un sito - ci spiega Baetscher - che avrà maggiori interazioni con quello dell’Ufficio turistico». Tra le altre cose si potrà dunque, senza voler anticipare la sorpresa, prenotare negli alberghi più vicini, avere indicazioni sui ristoranti della zona e avere informazioni sulle altre attrazioni del Mendrisiotto. Un modo anche questo per offrire alle cave il prestigio che meritano.