Meteo

Sta tornando il caldo e forse anche la canicola

Temperature in forte aumento per il fine settimana, con punte che in Svizzera potrebbero raggiungere i 34 o 35 gradi complice una zona di alta pressione sul Nordafrica – Cecilia Moretti di MeteoSvizzera: «È possibile che emetteremo un’allerta da domenica»
© CdT/Chiara Zocchetti
Marcello Pelizzari
05.07.2023 12:30

Fa caldo. Anzi, farà caldo. Nel fine settimana, secondo le previsioni, le temperature in Svizzera dovrebbero superare i 30 gradi e, in alcune zone, raggiungere anche i 34 e i 35. Mettiamola così: la stagione dei bagni e delle grigliate è ufficialmente cominciata. Anche se, di riflesso, potremmo presto trovarci in un regime di canicola. Con tutte le conseguenze del caso.

Per capirne di più ci siamo rivolti a Cecilia Moretti di MeteoSvizzera. «A partire dal fine settimana e, in particolar modo da domenica, in effetti ci aspettiamo un marcato rialzo delle temperature» esordisce la nostra interlocutrice. «Un rialzo che riguarderà praticamente tutte le quote. A livello locale, è possibile che in alcune zone vengano superati i 34 gradi anche se, ora come ora, forse è un po’ presto per fornire questo tipo di dettaglio».

Il Ticino più «fresco»

In Ticino, per contro, «l’aumento di temperature sarà meno marcato inizialmente anche se, comunque, saremo ampiamente al di sopra dei 30 gradi e, da quello che vediamo al momento, potremmo toccare i 33».

Detto che, in estate, il caldo non è certo una novità quali sono i motivi di questa prevista impennata? Si parla di un’area di alta pressione nella zona sahariana e di un’ondata di caldo che, da Sudovest, via Spagna e Francia, arriverà fino alla Svizzera. Ancora Moretti: «Si andrà a instaurare una zona di alta pressione sul Nordafrica, con correnti da Sudovest, che sospingerà una massa d’aria molto calda e umida fino all’Europa centrale e quindi anche verso la regione alpina».

Quanto alla canicola, la meteorologa afferma che «stiamo monitorando la situazione». E ancora: «Con i dati attualmente a disposizione, è possibile che emetteremo un’allerta, valida probabilmente a partire da domenica». Un’allerta la cui durata, va da sé, è ancora da valutare. «Bisogna capire, prima, il rapporto fra l’aumento delle temperature e l’attività temporalesca».

Al riguardo, Moretti spiega che, con il fine settimana, «ci sarà una diminuzione del rischio di temporali». Un rischio che, probabilmente, «tornerà ad aumentare nella prima metà della prossima settimana. Quindi, diciamo, avremo una fase un po’ più stabile nel weekend».

La questione temporali

E proprio i temporali, nella notte su mercoledì, hanno colpito il Sottoceneri. Con un’intensità, però, minore rispetto al Comasco dove sono stati registrati anche danni importanti. Come mai? «In questi casi c’è anche un fattore casualità, nel senso che parliamo di fenomeni piuttosto localizzati dall’intensità, traiettoria e durata molto variabili. Nel caso specifico, per quanto riguarda le nostre regioni, al Sud delle Alpi è stato toccato come detto il Sottoceneri. Abbiamo avuto anche delle segnalazioni di grandinate. Grandine, comunque, tutto sommato di dimensioni abbastanza ridotte con chicchi di circa un centimetro».

Dire come mai questi fenomeni, oltreconfine, siano stati più violenti non è così semplice: «Anche la geografia e l’orografia giocano un ruolo in questi casi» conclude Moretti. «Spostandosi verso la pianura, beh, l’instabilità forse è più marcata. Ma considerando le correnti da Ovest, appunto, è difficile fare previsioni precise e capire esattamente dove si formeranno i temporali».

Fa caldo. Anzi, farà caldo dicevamo: una manna per chi ama bagni e grigliate, appunto, al netto della possibilità, concreta, di un’allerta canicola. Giova ricordare, concludendo, che le temperature elevate possono avere serie ripercussioni sulla salute, come confermano diversi studi scientifici. Le allerte, ricorda MeteoSvizzera, sono emesse solo per i livelli 2, 3 e 4. Alle nostre latitudini, infatti, le ondate di caldo di intensità ancora maggiore (5) sono improbabili.