Mendrisiotto

Stabio: ecco la piazza del futuro

Il progetto per valorizzare e rinnovare piazza Maggiore è stato presentato alla popolazione - Lavori probabilmente nel 2020
(Foto Celoria Architects e Maffi)
Lidia Travaini
05.02.2019 14:33

STABIO - Il centro di Stabio avrà un nuovo volto, un volto che è stato svelato in tutti i suoi dettagli. La piazza Maggiore del futuro sarà più bella, più accogliente, ma soprattutto un luogo da vivere in cui la popolazione di Stabio potrà socializzare, incontrarsi e ritrovarsi.

Del rinnovo della piazza al centro del nucleo della località momò si parla da anni. Sulla sua strada il progetto ha incontrato anche degli ostacoli, ora però il piano ha un disegno definitivo ed è pronto per entrare nel vivo. La grande novità del progetto Epicentro firmato dallo studio Celoria Architects di Balerna è che la piazza avrà dei nuovi protagonisti: il disegno prevede infatti che ad appropriarsi degli spazi saranno essenzialmente i pedoni. Tanto che piazza Maggiore diventerà anche un anfiteatro a cielo aperto: il progetto prevede infatti la creazione di una sorta di palcoscenico e di una gradinata da cui assistere a concerti e spettacoli (vedi foto).

La cittadinanza non sarà protagonista soltanto in occasione di eventi speciali, ma ogni giorno. Sarà infatti creata una zona d’incontro con velocità di transito limitata per le autovetture e dove i pedoni avranno la precedenza sulle macchine. Dovrebbero sparire, inoltre, i parcheggi oggi presenti in centro.

La futura piazza Maggiore è stata protagonista di una serata organizzata ieri sera nella sala del Consiglio comunale di Stabio. Una serata a cui la popolazione ha partecipato in modo massiccio ed entusiasta. «Penso che sia evidente ed eloquente che questo luogo debba essere valorizzato, penso che sia manifesto che la nostra piazza debba diventare un luogo accogliente, di aggregazione dove poterci incontrare, bere un caffè, socializzare e perché no ascoltare dei momenti musicali o assistere a momenti culturali che vengono proposti dal Comune come dalle nostre preziose associazioni – ha esordito il sindaco Simone Castelletti prima di lasciare la parola agli architetti e a chi ha studiato il progetto -. La nostra piazza Maggiore merita di più. Piazza che è il cuore del nucleo storico del paese».

Il progetto è stato presentato dall’architetto Aldo Celoria e da Stefano Dall’Osso, lighting designer, della SPLD SA. Erano pure presente l’ingegner Franco Lurati dello studio Lurati Muttoni Partner SA e l’ingegner Pio Lancini dello studio P&P Studio elettrotecnico Sagl. Il suo obiettivo è far riguadagnare la sua funzione originale allo spazio pubblico e unire in modo armonioso gli elementi che lo compongono, creando un legame tra la collina del castello, la nuova piazza e le strade di paese che portano a questo luogo. Lo spazio sarà anche illuminato in modo innovativo, per aumentarne la fruibilità anche nelle ore serali e fornito di una pavimentazione pregiata.

«L’obiettivo è che la piazza diventi il nostro biglietto da visita. Da tanto tempo se ne parla, si misura, si progetta, adesso è giunto il momento di realizzarla e poi di viverla tutti assieme», ha aggiunto il sindaco.

I prossimi passi

Ma quanto bisognerà attendere per vedere con i propri occhi la nuova piazza? Abbiamo girato la domanda - posta anche da più di un partecipante alle serata di ieri - al sindaco: «Se tutto andrà nel verso giusto senza intoppi particolari il 2020 potrebbe essere un anno decisivo». Stimare una data per ora è difficile e Castelletti, forse, non lo vuole fare anche per scaramanzia. Molto dipenderà infatti dalle eventuali opposizioni inoltrate (o ricorsi). «Nelle prossime settimane il Municipio allestirà il messaggio riguardante i lavori e il credito, lo stesso sarà poi analizzato dalle commissioni Gestione e Opere pubbliche, dopodiché il Consiglio comunale dovrà votare il messaggio». A quel punto potranno partire le procedure edilizie e i concorsi per i vari interventi necessari. «Ciò che è certo è che i lavori dureranno circa un anno».

I costi

L’investimento stimato è di poco superiore ai 2,2 milioni di franchi. Dedotti i contributi di miglioria, la spesa per il Comune dovrebbe essere di circa 1,7 milioni di franchi.