Stop immediato alla prostituzione al Bamboo Club

Stop all’esercizio della prostituzione al Bamboo Club di Pambio-Noranco (ex Corona). L’ha intimato formalmente questo pomeriggio la polizia cantonale al gestore del locale a luci rosse. Il divieto d’esercizio nel locale erotico, ci hanno comunicato dalle forze dell’ordine, è stato intimato per motivi amministrativi.
Stando a quanto abbiamo potuto appurare, galeotta sarebbe la nuova Legge cantonale sulla prostituzione entrata in vigore a inizio anno, che fra le altre cose prevede che, per operare, un locale a luci rosse sia in possesso una licenza edilizia che preveda l’esercizio della prostituzione. E questo potrebbe non essere più il caso per il Bamboo Club. Un responsabile ci ha confermato la chiusura: «In attesa di capire come evolverà la cosa siamo chiusi. Dobbiamo parlare con il nostro avvocato per capire i prossimi passi da fare».
Il proprietario dello stabile in cui si trova il locale nel febbraio 2018 aveva inoltrato una domanda di costruzione per demolire le tre palazzine e costruire sul terreno un piccolo centro commerciale con 70 parcheggi. Nelle scorse settimane Lugano ha infine rilasciato la licenza edilizia (ce lo ha confermato la stessa Città) che sancisce anche il cambio di destinazione ed elimina qualsiasi riferimento all’esercizione della prostituzione in quell’area. Ne consegue che il Bamboo Club si troverebbe ora privo di basi legali per operare, da cui l’intimazione dello stop da parte delle autorità.
Che la situazione del locale erotico fosse fragile era noto, così come il fatto che fosse destinato a chiudere una volta che le palazzine che lo ospitano sarebbero state demolite. Solo pochi giorni fa uno dei responsabili, raggiunto dal portale Ticinonline, aveva criticato la nuova Legge: «Ci faranno chiudere. E ci toccherà ricorrere al Tribunale federale».
Destinato segnato, dunque, ma questo non aveva impedito al locale notturno di reinventarsi la scorsa estate: nuovo nome (da Corona a Bamboo Club), nuovo sito internet e restyling interno. Investimenti che sarebbe illogico fare a pochi mesi dalla chiusura, scrivevamo allora. «Una semplicissima scelta commerciale», ci era stato risposto. Forse, ma è solo un’ipotesi, il locale aveva scommesso sulle lungaggini del progetto del centro commerciale, rallentato da alcuni ricorsi dei vicini (e oggetto di una petizione al Municipio da parte dell’area rossoverde, preoccupata per il traffico). Ma ora la licenza c’è, e il «tempo rubato» di cui ha potuto usufruire il Bamboo è giunto al termine.