Progetti stategici

Strada in discesa per il nuovo ospedale regionale di Bellinzona

Luce verde del Gran Consiglio al credito di 16 milioni di franchi per l’acquisto dei terreni alla Saleggina di proprietà di Armasuisse
Nell’area verde attualmente occupata dallo stand di tiro e dalla piazza d’esercitazione è prevista l’edificazione del nuovo ospedale regionale. © CdT/Zocchetti
Spartaco De Bernardi
12.04.2021 18:09

Il primo virtuale mattone del nuovo ospedale di Bellinzona è stato posato ieri dal Gran Consiglio. Con 80 voti favorevoli, 2 contrari e 2 astensioni il parlamento cantonale ha infatti dato luce verde al credito di poco superiore ai 16 milioni di franchi per l’acquisto da Armasuisse dei terreni della Saleggina sui quali è infatti prevista, non prima del 2028, la costruzione della struttura sanitaria che dovrà sostituire il vetusto San Giovanni non più adeguato a causa della ubicazione collinare e soprattutto per l’impossibilità di ulteriori ampliamenti.

L’acquisizione delle cinque parcelle di terreno che complessivamente occupano una superficie di oltre 214.000 metri quadrati consentirà di condurre in porto anche un secondo importante progetto: quello del Parco fluviale che proprio nel comparto della Saleggina avrà il suo cuore. Con il nuovo ospedale ed il Parco fluviale la Città di Bellinzona centra due obiettivi strategici del progetto aggregativo.

L’ex Infocentro di Pollegio passa al Cantone

Ma il credito di 16 milioni di franchi al quale ha dato via libera il Gran Consiglio permette al Cantone anche di offrire ad una zona periferica, segnatamente quella della bassa Leventina, una prospettiva e un indotto interessanti: ci riferiamo all’acquisizione dell’ex Infocentro AlpTransit di Pollegio che, lo rammentiamo, era destinato alla demolizione. Per l’immobile si prevede un uso polivalente: formazione degli addetti alla protezione della popolazione, laboratorio alimentare a gestione privata (con inclusa una mensa), spazi amministrativi e spazi per attività espositive e socioculturali. I terreni circostanti all’Infocentro passeranno all’Esercito per compensare quelli «persi» alla Saleggina oggi utilizzati per le esercitazioni delle truppe sanitarie e di altre unità attive in Ticino.