Strutture sportive in Città: «Bene ma non benissimo»

Una fotografia della situazione attuale degli impianti sportivi di Mendrisio, e un rendering della situazione che potrebbe presentarsi tra qualche anno, o meglio che si auspica per il futuro. Nella risposta del Municipio a un’interrogazione interpartitica sul tema delle strutture sportive, delle criticità e delle necessità del capoluogo sono descritte due fotografie. Una reale, l’altra immaginaria. «La situazione generale delle strutture sportive è buona, anche perché negli ultimi anni si è investito in manutenzioni straordinarie. Rimane problematica la situazione della piscina scolastica Canavée, che ha oltre 40 anni e che continua ad avere diversi problemi e malfunzionamenti, con l’inevitabile chiusura a singhiozzo», premette in Municipio prima di specificare che «non ci sono al momento altri investimenti di rilievo pianificati», ma che «ovviamente, ci sono degli interventi in fase di valutazione» tra cui, opere straordinarie sulle strutture sportive del comparto scolastico, il rifacimento della pista di atletica di Rancate e la realizzazione di un campo sintetico. Una premessa, che apre la strada alla definizione degli «obiettivi prioritari: risolvere il problema degli spazi d’acqua nel periodo invernale e della saturazione dei campi sportivi con la realizzazione di un campo sintetico». Da sola Mendrisio non potrà tuttavia farlo – non si nega parlando di un campo sintetico –, «a causa dell’odierna situazione finanziaria».
Quel progetto per l’Adorna
Il tema di un campo sintetico s’impone, «alla luce anche dell’aumento delle richieste di utilizzo e del maggiore impatto dei cambiamenti climatici in corso», si spiega. Non per niente il progetto elaborato nel 2018 per realizzare un campo sintetico all’Adorna «è ancora attuale». Tale disegno presentato dallo studio Righetti, si ricorda, preventivava costi per quasi 1,9 milioni a cui bisognava aggiungere 1 milione per l’adattamento dello stabile attuale e tratteggiava «un campo centrale sintetico di 100x64 metri con zone di sicurezza laterali omologato per partite ufficiali almeno fino alla Seconda Lega». Questo disegno potrebbe ulteriormente tornare d’attualità in quanto «è in fase di allestimento un documento strategico dell’Ente regionale dello sport (ERSPO) sulla situazione degli impianti sportivi a livello distrettuale e sulle priorità d’intervento. Sicuramente, ci sarà l’intenzione di puntare su uno o due centri regionali dotati di campi sintetici». Mendrisio potrebbe co-finanziare un centro simile all’Adorna.
L’erba, il Comunale e l’esperto
Il tema delle superfici sintetiche si riallaccia ad un altro sollevato dagli interroganti (Simona Rossini, Massimiliano Robbiani, Lorenzo Rusconi, Samuele Bobo Caimi (Lega), Filippo Pfister (PLR) e Jacopo Scacchi de l’Alternativa): la manutenzione del manto erboso. Sì, perché «il manto erboso presenta criticità in tutti i campi sportivi della Città – ammette l’Esecutivo –, a causa della presenza della Popillia giapponese e del maggiolino che si nutrono voracemente di erba e radici, nonché di corvi. A questo si aggiungono la siccità e la crisi idrica». Ma «la non perfetta tenuta dei campi – aggiunge il Municipio puntando un po’ il dito – può essere talvolta imputata al non sempre corretto utilizzo da parte delle società di calcio, soprattutto se non vengono seguite le prescrizioni di uso e d’orario». Per cercare di minimizzare i disagi e risolvere almeno in parte il problema, lo stadio comunale sarà «gestito in modo innovativo vista la sua importanza, tenuto conto che vi gioca l’FC Mendrisio, militante in Prima Lega». La novità riguarda la preparazione di nuovi piani di concimazione in collaborazione con un agronomo specializzato che segue anche i campi dell’FC Lugano e dell’AC Bellinzona.
Non da ultimo, per quanto concerne il Comunale, «l’FC Mendrisio ha inoltre presentato al Municipio un progetto di massima relativo alla ristrutturazione e ampliamento degli spogliatoi, progetto che è in fase di valutazione».

Poca acqua all’orizzonte
Dai campi di calcio torniamo in acqua. Nella risposta si parla di vasche coperte anche in relazione al rinnovo del liceo. Il desiderio di Mendrisio è sempre che nel progetto cantonale sia inserita una piscina regionale coperta, ma negli ultimi mesi di... acqua sotto i ponti ne è scorsa poca. Tradotto: non ci sono novità particolari. «Il tema finanziario è ancora aperto, nel senso che dopo le prime chiusure del Cantone, con la nuova consigliera di Stato (Marina Carobbio, ndr) sembrano esserci dei margini di contrattazione». Mendrisio è sempre in attesa dell’aggiornamento del masterplan del centro studi, quindi ad oggi non è dato sapere se il progetto include o no una vasca da 25 metri. I tempi sono in ogni caso piuttosto lunghi. «L’orizzonte temporale del cantiere (del liceo, ndr) è verosimilmente 2025-2035. L’eventuale edificazione della piscina potrebbe situarsi nell’ultima fase e, quindi, non prima dei prossimi 10 anni».
C'è chi sollecita un campetto da basket
«È prevista la costruzione di un campo da basket, dato che quello del liceo è destinato a sparire?». Nell’interrogazione interpartitica ha trovato spazio anche la palla a spicchi. Al quesito il Municipio risponde che la realizzazione di un campo da basket esterno è stata sollecitata anche dal Consiglio dei giovani e che l’inserimento di un campetto è prevista «nella prima versione del masterplan del centro studi». Inoltre esiste, anche se al momento non è considerato prioritario, un progetto per rinnovare il campetto da basket dell’oratorio San Giovanni.