Sui pernottamenti ci sono anche le nostre capanne

«Pernottamenti in Verzasca: ci sono anche le capanne alpine». È con una precisazione ad un nostro recente servizio di bilancio sulla stagione turistica della valle che il «presidentissimo» della Società escursionistica verzaschese (SEV) Giorgio Matasci, tiene a ribadire l’importante ruolo d’accoglienza nelle cinque capanne “wilderness” (cioè senza guardiano fisso, ma con la disponibilità di cibo e bevande da cucinare e consumare autonomamente), gestite dal sodalizio. Fondata nel 1983 da un gruppo di appassionati della montagna, la Società escursionistica della valle, che oggi conta 800 soci, ha da sempre portato avanti la sua attività su due fronti. Da una parte propone ogni anno un ricco programma di escursioni di vario grado di difficoltà sia estive che invernali adatte ad alpinisti, escursionisti, rocciatori, a giovani e meno giovani e alle famiglie. Dall’altra s’impegna costantemente per il recupero e la pulizia di alpi e sentieri nella Valle Verzasca.
Fiore all’occhiello di questo lavoro, basato essenzialmente sul volontariato, è la ristrutturazione e la manutenzione delle capanne Barone, Congnora, Cornavosa, Borgna e ultimo gioiello la capanna Efra, inaugurata nel 2022 dopo importanti interventi di restauro. Tutti luoghi di rifugio e riposo degli escursionisti posizionati oltre i 2.000 metri. «Nell’ultima stagione estiva abbiamo registrato oltre 4.300 pernottamenti di alpinisti, la maggior parte diretti sulla Via Alta della Verzasca, parte sud della Via Alta Idra. Un numero questo in continua crescita anche per i sempre ricorrenti inserti sui social media di alpinisti o escursionisti entusiasti per la straordinaria varietà di paesaggi selvaggi ed incontaminati, nonché della flora e fauna (dalle stelle alpine agli stambeccchi) incontrata sull’impegnativo percorso. E grande entusiasmo ed apprezzamento viene regolarmente espresso dai frequentatori della Via Alta anche per il rifugio offerto nelle nostre cinque capanne, semplici, ma molto ospitali», evidenzia Matasci.
Architettura rurale
Che poi precisa: «Quattro delle cinque capanne sono state realizzate con la trasformazione di stabili in disuso per l’abbandono degli alpeggi a causa delle difficoltà a rendere redditizie attività quali allevamento e pastorizia in luoghi così discosti. Rinnovate nel rispetto dell’architettura rurale dei luoghi, con l’impiego di pietre, piode e legname d’opera presenti sul posto, le capanne della Verzasca mantengono vivo il ricordo storico-culturale del duro tempo della transumanza che, assieme a tutti i comfort oggi attesi, presenti al loro interno, le rendono particolarmente attrattive ed apprezzate». L’anno prossimo la SEV inizierà i lavori per portare anche la quinta capanna, quella di Borgna, con tutto il nucleo dell’alpe, a livello di accoglienza delle altre strutture. «Lavoreremo alla sua ristrutturazione, prevista in un periodo di due anni, senza tuttavia chiudere la capanna che resterà disponibile per i passanti, anche se con qualche piccolo disagio», precisa il presidente della SEV. Trovandosi in alta quota, le cinque capanne della SEV sono evidentemente agibili solo nella stagione estiva, da giugno ad ottobre, mentre non sono attrezzate per la stagione invernale. «Le utilizziamo come base per le nostre proposte di escursioni invernali, nell’ambito delle iniziative di «Natal in Val». È chiaro che per caratteristiche e posizione servono un turismo di nicchia, quello dell’alpinismo quasi professionistico. Ma ugualmente e considerando la crescita di pernottamenti, sono sempre più gli appassionati che le frequentano e le apprezzano», conclude Matasci.
Transumanza in una fiction
Nell’ambito di «Natal in Val» in Verzasca, venerdì 29 dicembre dalle 18 nella Sala parrocchiale di Brione Verzasca, la SEV in collaborazione con RSI offrono al pubblico l’audiovisione di Désalpe - Lo Scarico, una fiction in lingua italiana scritta e direttadal romando Antoine Jaccoud. Alla proiezione parteciperanno il traduttore e regista Daniel Bilenko e il coro della Federazione Alpinistica Ticinese (FAT). Segue un rinfresco al Ristorante ai Piée. Sabato 30 dicembre, invece, la SEV organizza la gita tra Frasco e Gerra, Monte Valdo. Partenza dalla chiesa di Frasco alle 9. In assenza di neve, uscita alla Ca’ di Vecc di Frasco (grotta). Per iscrizioni e informazioni Giorgio Matasci 079/420.47.57.