Locarno

Sulla Pro Città Vecchia ora è tornato il sereno

L‘associazione di quartiere ha vissuto momenti difficili dovendo affrontare il rinnovo del comitato e subito dopo il lockdown – Ma adesso, malgrado tutto ciò che la COVID-19 comporta, il clima di lavoro è positivo
Il quartiere di Città Vecchia accogli 150 attività a 1.400 abitanti. © CdT/Chiara Zocchetti
Luca Pelloni
05.09.2020 06:00

Gli ultimi 18 mesi non sono certo stati i più facili nella storia della Pro Citta Vecchia (PCV), nata nel 1975. Nella prima parte del 2019 il rocambolesco e completo cambio di comitato, poi il documentario della RSI dedicato al quartiere storico di Locarno, che ha fatto storcere più di qualche naso, e, infine, la pandemia con un lockdown che di certo non ha aiutato le attività economiche del nucleo cittadino. Ma – almeno per l’aria che si è potuta respirare durante l’assemblea dell’altra sera – ora sembra essere tornato il sereno sull’associazione di quartiere, il cui comitato capitanato da Corrado Di Salvo è stato per altro rimpolpato con cinque nuovi volti a fronte di una rinuncia per motivi professionali.

Un nucleo vivo e vitale
In apertura si seduta, il presidente ha voluto condividere con i soci le motivazioni che l’hanno portato ad accettare la carica. Un turbinio di sentimenti e sensazioni che ha riassunto con la parola «amore». Amore per un quartiere dalle mille potenzialità che – senza voler stilare un elenco esaustivo – conta circa 150 attività economiche, 1.400 abitanti, un cinema, l’ospedale, un asilo, il DFA, cinque chiese, un negozio di alimentari, una ventina di studi d’architettura e altrettanti ristoranti, nonché diverse strutture alberghiere.

Una nuova pagina
Un quartiere, dunque, vivo e vitale i cui molteplici interessi, vista proprio la sua variegata composizione, non sempre sono semplici da assecondare. Come non semplice – lo si è capito durante l’assemblea, che non ha comunque assolutamente voluto fare polemiche – è stato il passaggio di consegne dalla vecchia alla nuova dirigenza. Tant’è. La PCV ha oggi voltato pagina, ricevendo anche i complimenti dell’ex presidente Massimo Lafranchi, presente all’assemblea. Assemblea tra l’altro ben condotta da un altro ex presidente: Fabio Pedrazzini.

Eventi di richiamo
Venendo al bilancio delle attività svolte nel 2019 in Città Vecchia, direttamente dalla PCV o con il suo sostegno, da rilevare l’evento Cittadella intavolata, la sempre molto apprezzata Dis-Fashion, le Corti inCanto, il mercato dei prodotti locali, nonché quello di Natale a dicembre. «Si tratta del più grande mercato natalizio del Cantone, promosso dalla PCV da 40 anni, la cui organizzazione richiede molto impegno, ma che è sempre molto apprezzato», ha rimarcato Di Salvo.

Venendo al 2020, invece, Fabio Pedrazzini ha spiegato come la Brocante non abbia potuto essere organizzata a seguito della pandemia da coronavirus. Si spera di poter tornare alla normalità l’anno prossimo. Non vanno però dimenticati il Bandir gennaio e la Stranociada. Poi il lockdown, al quale la PCV ha risposto proponendo l’azione «Money Friendly», ovvero i buoni mediante i quali i commercianti, durante i mesi di luglio e agosto, hanno voluto da un lato ringraziare i clienti affezionati per il loro ritorno e, dall’altro, attirarne nel contempo di nuovi. «Abbiamo voluto lanciare un messaggio di positività e speranza», ha sottolineato la vice presidente Franca Antognini.

Mentre sul fronte degli eventi imminenti, vanno ricordati Il paese dei balocchi (5 settembre), le Corti inCanto (19 settembre), la Dis-Fashion (20 settembre) e, infine, si sta già iniziando a organizzare il Mercato di Natale. Il tutto dovendo naturalmente rispettare le norme che la situazione sanitaria impone.

Vertici corposi
In conclusione da rilevare che il comitato della Pro Città Vecchia, oltre che da già citati Corrado Di Salvo e Franca Antognini, è ora composto da Emanuele Patelli, Brigitta Stoeckli, Andrea Colatore, Maria Pia Catenazzi, Lara Guelli, Ivan Parigi, Francesco Locatelli, Gloria D’Aprile e Niso Reguzzi.

Una storia lunga 45 anni
La Pro Città Vecchia compie 45 anni. Si è quindi voluto impreziosire l’assemblea con una mini intervista di Franca Antognini ad Armando Good, tra i soci fondatori dell’associazione, ancora oggi attivo nel quartiere. Dalle prime bancarelle al Bandir gennaio, «Mandi» Good ha raccontato una storia fatta di tante passione a favore della Città Vecchia. «L’anniversario dei 45 anni – a sottolineato Fabio Pedrazzini – non è di per se particolare. Ma abbiamo voluto dare uno stimolo per iniziare a raccogliere testimoniante e informazioni in vista del cinquantesimo».